Un tavolo tecnico per il rilancio della zafferano abruzzese. E’ stato insediato a L‘Aquila, presso gli uffici del Consiglio Regionale, su iniziativa dell’assessore regionale alle politiche agricole Dino Pepe e del Consigliere Regionale Pierpaolo Pietrucci. Erano presenti tutti gli organismi che rappresentano il mondo produttivo di questa coltivazione, fiore all’occhiello della produzione agricola abruzzese ed aquilana.
La coltivazione dello zafferano viene praticata in Abruzzo, come testimoniano numerosi testi, sin dal 1200. Nel 2005 l’Unione Europea ha riconosciuto allo Zafferano dell’Aquila la Denominazione di Origine Protetta, disciplinando la pratica secolare di produzione e circoscrivendo il territorio di produzione in un areale costituito da 13 comuni: Barisciano, Caporciano, Fagnano Alto, Fontecchio, L’Aquila, Molina Aterno, Navelli, Poggio Picenze, Prata d’Ansidonia, San Demetrio nei Vestini, San Pio delle Camere, Tione degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo.
Produzione in calo
In occasione dell’EXPO 2015 lo zafferano è stato scelto come simbolo della Regione Abruzzo. “Nonostante tutto ciò e per un insieme di fattori economici ed ambientali”, ha detto Dino Pepe, “la produzione dello Zafferano dop dell’Aquila sta subendo un pericoloso calo, passando da un raccolto nel 2009 di circa 45 Kg ai circa 16 Kg del 2014”. “Sindaci ed associazioni di produttori hanno condiviso le criticità del settore con la Regione e concertato le priorità che andranno attuate per il rilancio dello stesso”. I portatori di interesse hanno posto l’accento sulla necessità di puntare sull’aggregazione, al fine di armonizzare tutte le iniziative relative a questo prodotto di pregio.
Il Gal Gran Sasso Velino – rappresentato dal Presidente Bruno Petrei – si impegnerà a collaborare per istituire una banca dello zafferano, progetto che mira alla conservazione ed alla distribuzione dei bulbi. Pepe ha sottolineato inoltre che “sarà necessario trasmettere le conoscenze e le tecniche di questo settore alle nuove generazioni, sfruttando l’attuale grande attenzione dei giovani verso il mondo agricolo. Nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 saranno individuate risorse per valorizzare lo zafferano e permettere nuovi opportunità di lavoro per tutto il comparto. Il tavolo sarà la base per avviare una nuova fase della coltivazione e commercializzazione di questo prodotto che identificherà sempre con maggiore visibilità, la particolarità e l’eccellenza delle produzioni agricole abruzzesi”. Lo zafferano oltre ad essere una fonte di reddito e sviluppo, rapresenta un fattore identitario di tutta la Regione: “si impone, pertanto, la necessità di adottare iniziative volte ad invertire la tendenza negativa in atto in questi anni e generare una nuova economia sostenibile- ha concluso – capace di attivare un circuito che vada oltre la produzione agronomica attivando anche un indotto turistico volto alla conoscenza e alla condivisione dei valori locali”