In principio fu un viaggio che la fece innamorare. Quel viaggio si trasformò in un diario, dove ha annotato tutte le tappe geografiche, culturali, enogastronomiche attraverso l’Abruzzo che aveva appena scoperto. Quel diario è diventato un libro, il primo a raccontare l’Abruzzo al Giappone e ai giapponesi per mano di una scrittrice, viaggiatrice, imprenditrice orientale (leggi il nostro articolo). Mercoledì Yasuko Ishikawa torna nella nostra terra che ha fatto anche sua, insieme ad una chef giapponese, perché è da noi che vuole costruire un vero e proprio ponte fatto di culture e sapori diversi che si incontrano.
“Yasuko è letteralmente innamorata dell’Abruzzo – spiega Luce Palumbo, responsabile in Abruzzo della Japan Abruzzo Association animata da Yasuko dopo il suo viaggio e motore delle sue presenze in Italia – Il libro ne è la testimonianza più forte, ma non l’unica. Il suo ritorno è nato per creare iniziative future che leghino le nostre culture attraverso l’enogastronomia e il paesaggio che lei ha scoperto e raccontato. Sarà da noi con una chef giapponese, Ria Yaghi la quale vuole fare una sorta di “perlustrazione” sul territorio per organizzare delle cooking class con alunne/signore che verrebbero dal Giappone qui in Abruzzo nel prossimo futuro. Lo scopo ormai non è più solo portare l’Abruzzo in Giappone, ma cominciare a fare il contrario”. Un’impresa semplice, al pensiero che nessun giapponese prima di lei ci aveva mai provato. Una sorta di Marco Polo al contrario, spostando la destinazione finale dell’esploratore veneziano di qualche chilometro più a oriente .
“Lei lo sta già facendo e con grande lena – aggiunge Luce Palumbo – proprio attraverso la nostra associazione di cui è fondatrice. La JAA organizza eventi, meeting, promozione di tipicità abruzzesi in terra d’oriente, attività che incontra un grande apprezzamento e successo da parte del Giappone. Insomma, l’Abruzzo piace e non poco”.
Yasuko arriverà in Abruzzo mercoledì 19 marzo e rimarrà fino al 28, giorno in cui si recherà a Roma presso l’Ambasciata del Giappone per un incontro con l’Ambasciatore. Il programma per ora è di massima, farà base al Castello Chiola e comincerà da lì i suoi spostamenti. Mercoledì passerà per Rocca Calascio, il posto che ha dato la copertina al suo libro e Santo Stefano di Sessanio, un altro luogo dove ha lasciato occhi e cuore. Giovedì 20 sarà in visita al Museo dell’Olio di Loreto alle 10, poi a San Vito, presso la scuola di cucina RED, poi a Lama dei Peligni, al Laboratorio Donna Anna per le mitiche Sfogliatelle di Lama. Ancora, passaggi a Fara San Martino alla De Cecco, a Castel di Sangro da Niko Romito a Casadonna. Le altre tappe della sua fittissima tabella di marcia includono anche Sulmona con visita a William Di Carlo e alla sua roccaforte dei confetti.
Il 25 marzo, il programma si infittisce di appuntamenti culturali e musicali, con l’arrivo di una piccola ma geniale pianista giapponese, Hirari Sato, ipovedente che nel viaggio intorno al mondo che sta facendo grazie ad una straordinaria opera di solidarietà da parte della sua terra, ha scelto di fermarsi a suonare in Abruzzo al Marrucino, il 25 sera con un concerto aperto al pubblico. Insieme andranno anche per scuole ed altre istituzioni musicali e culturali, come il Teatro Fenaroli di Lanciano.
“Un ritorno pieno di cose da fare e progettare con l’Abruzzo – conclude Luce Palumbo – ci saranno anche incontri istituzionali per gettare le basi di sinergie nuove ed iniziative possibili”.
(Per le foto si ringrazia Yasuko Ishikawa)