Le postazioni di lavoro rosso e acciaio della scuola di cucina Red di San Vito si popolano di cuoche del territorio nel pomeriggio destinato alla seconda tappa del I° Concorso “Miglior Cuoco-socio dell’anno”, una selezione enogastronomica organizzata da Citra Vini e dalla scuola di cucina ReD con l’obiettivo di valorizzare gli abbinamenti della cucina tipica abruzzese con i vini del territorio.
Il concorso.
Un concorso rivolto ai soli soci Citra che non svolgano il mestiere di cuoco o chef come attività professionale e che nasce e si articola in nove tappe, una per ogni cantina socia dell’azienda ortonese.
La sfida prevede che per ogni singola selezione ogni cantina associata possa presentare nove partecipanti che dovranno presentare e preparare in novanta minuti un piatto della tradizione abruzzese da abbinare a un vino di Citra. Ci sono dei must da rispettare: tradizione, gusto e presentazione del piatto, ma anche stagionalità e territorio, i criteri affidati alla giuria per iniziare la scalata verso il podio. Il vincitore si deciderà mese dopo mese, fino alla finale che si terrà in luglio, in cui i nove migliori cuochi rappresentanti delle relative cantine socie si sfideranno riproponendo il piatto e il vino proposti nella prova di selezione.
E nove erano le signore-socie-cuoche che si sono sfidate ieri in quel di San Vito, facendo sfilare i propri piatti forti davanti alla giuria presieduta da Luigia Bucci, fondatrice e motore di Red.
La gara.
Il primo piatto è quello di Sabrina Di Nucci, Risotto rucola, noci e speck in arrivo direttamente dalla tavola di casa, riprodotto con gli ingredienti trovati in loco e con la tensione della gara. Poi è il momento dei Maltagliati mari e monti di Katia Virtù destinati a mescolare il sapore dei gamberi a quello dei funghi in un abbraccio di pasta fatta in casa. Terza a scendere ai fornelli Rosanna Ferrantone con un piatto di Tacconelli e ceci in arrivo dalla tradizione frentana doc.
Ma anche il trittico successivo era degno di rispetto: Annamaria Coccia e le sue Sagnette ai sapori dell’orto, e sempre Sagnette, ma alla crema dei fagioli per Silvana Virtù. Un alternarsi di ricette di famiglia svelate, di spiegazioni sulla scelta di un piatto anziché un altro, di ingredienti cercati, finché a farsi largo non è stata lei, Letizia Cericola, annunciata da un piatto pieno di buoni auspici per il gusto e per la singolarità della proposta: Chitarra pallotte cacio e ove.
Le ha impastate una ad una con una meccanica agilità frutto di decine, anzi, forse centinaia di impasti precedenti, perché Letizia cucina da sempre e non solo per la sua famiglia, ci dicono da dietro le quinte. Pare sia una delle mani esperte che rendono possibili banchetti matrimoniali casalinghi, così come le sue braccia si aggiungono a quelle di altre donne che diventano il sapore tipico delle sagre, dal territorio e per il territorio.
Il gusto è strepitoso. La vista appetitosa, il territorio c’è e la stagionalità è garantita tutto l’anno. Tanto da contendere il podio del ricordo alla chitarra alle pallotte al sugo delle tre carni, quella che vuole diventare e deve diventare uno dei piatti abruzzesi per eccellenza. Qui non il sugo, ma le pallotte ripropongono il tris, ma di formaggi, quelli che lei ha usato per impastare le cacio e ove in misura adeguata all’inforchettamento, un centimetro e mezzo di diametro circa (se volete vederle cliccate qui, c’è anche la ricetta).
La spiega con tre parole: “L’ho fatta perché è buona” e un sorriso che riporta all’Abruzzo che tutti noi ci portiamo addosso, aperto, accogliente, saporito, che si fa ricordare. L’Abruzzo che colpisce.
Il suo ingresso impone una svolta al resto dei menu, aderentissimi al territorio, veri biglietti da visita di cucine e tradizioni gastronomiche di grandi e piccoli centri, come in questo caso, per la disfida con Paglieta da cui arrivano tutte le cuoche.
Singolare e buona è anche la Chitarra all’arrabbiata di Annamaria Stante, tirata a mano, più sottile del solito e accesa da peperoncino tagliato a pezzettini, a crudo. Ma singolari e buonissime sono anche le paste fatte in casa Di Matteo, da Nicoletta (27 anni) alle prese con degli Strozzapreti arrotolati uno ad uno e cotti con un sugo di ventricina vastese e da sua madre Maria Marchionno, autrice del piatto di Frascarill con salsicce vastesi, piccanti e non, e fagioli del territorio.
Un crescendo che ha visto vincitrice la Chitarra Cacio e ove della signora Letizia, ma con la dispiaciuta impossibilità di metterla in ex aequo con gli Strozzapreti alla ventricina e i Frascarill salsicce e fagioli di madre e figlia, validissimi anch’essi.
Il risultato è una scoperta unica, di quelle che ogni giorno regala l’Abruzzo che accoglie in tavola. A Letizia un’opera del maestro Antonio Matarazzo, dei vini per il ricordo della serata e la strada aperta verso la finale di luglio. Ai posteri le sue fantastiche polpette cacio e ove abbinate alla pasta più tipica che abbiamo, la chitarra, che vi invitiamo a provare perché non è solo buona, è storia!
Le finalità del concorso
“Abbiamo proposto questa nuova iniziativa per mettere in vetrina le eccellenze enogastronomiche abruzzesi, autentici tesori secolari di inestimabile valore, ha dichiarato Valentino Di Campli, Presidente di Citra Vini. Al tempo stesso vogliamo diffondere i principi di una sana e corretta alimentazione nel rispetto della cultura territoriale, valorizzando le ricette tipiche del nostro ineguagliabile territorio”.
Tutte le selezioni si svolgeranno nel corso di una serata appositamente organizzata da Citra Vini presso la Scuola di Cucina ReD di San Vito Chietino.
Le date dei vari appuntamenti:
– ottobre 2014: Cantina S. Nicola – Pollutri
– novembre 2014: Cantina Paglieta – Paglieta
– dicembre 2014: Cantina Eredi Legonziano – Lanciano
– gennaio 2015: Progresso Agricolo – Crecchio
– febbraio 2015: Cantina San Zefferino – Caldari
– marzo 2015: Cantina Rinascita Lancianese – Lanciano
– aprile 2015: Cantina Sincarpa – Torrevecchia
– maggio 2015: Cantina Coltivatori Diretti Tollo – Tollo
– giugno 2015: Cantina San Giacomo – Rocca S. Giovanni