L’azienda agricola biologica certificata Chiusa Grande di Franco D’Eusanio di Nocciano entra nella seconda fase del progetto “VI.NA – Vini naturali”. Lo fa con un incontro con successiva degustazione moderati dal giornalista enogastronomico Antonio Paolini, presso il Café Les Paillotes diretto da Domenico Valloreo.
In un’ottica di innovazione orientata alla valorizzazione e alla riscoperta del patrimonio territoriale, la cantina ha deciso di vinificare in vasche di pietra di Pietranico una parte dei vitigni autoctoni impiantati: Montepulciano, Trebbiano e Pecorino. Pietranico, comune prossimo a Nocciano, ha la più alta concentrazione di vasche di pietra scavate nella roccia in provincia di Pescara, tra le testimonianze più significative del Centro Sud, a conferma di una attività vitivinicola molto fiorente nel 1687, come fa presupporre un’iscrizione incisa in una vasca censita dal ricercatore Edoardo Micati. Grazie al progetto “VI.NA – Vini naturali” per la prima volta in Abruzzo è possibile apprezzare il profilo organolettico delle micro e macro-vinificazioni in vasche di pietra di varie dimensioni che, conferendo al mosto una complessità olfattiva e gustativa incentrata prevalentemente sulla mineralità, rendono il vino idoneo agli abbinamenti gastronomici più raffinati, come quelli proposti per l’occasione dagli chef stellati Michelin Matteo Iannaccone (Café Les Paillotes) e Marcello Spadone (Ristorante La Bandiera).
Il progetto “VI.NA – Vini naturali”, di cui Chiusa Grande è capofila, rientra in uno studio finanziato nell’ambito del Programma di sviluppo rurale (P.S.R.) 2007-2013 Misura 1.2.4. È stato concepito insieme al Centro di ricerca viticola ed enologica d’Abruzzo (C.R.I.V.E.A) – attualmente confluito in un centro di ricerca unico regionale – in collaborazione con l’Università di Teramo e sotto l’attenta guida degli enologi Franco Giandomenico e Beniamino di Domenica. In aggiunta alla vinificazione in vasche di pietra di Pietranico lo studio si occupa di altri due filoni. Il primo analizza la produzione di vini senza solfiti aggiunti, per evidenziare la capacità di conservazione del vino nel tempo garantendone la qualità. Ne è un esempio la linea di vini “Natura”. Il secondo ambito di sperimentazione riguarda la produzioni di vini spumanti metodo classico. In questa categoria rientra “D’Eus”, il primo spumante biologico metodo classico d’Abruzzo. Concepito come omaggio a Gabriele D’Annunzio nel 150° anniversario della nascita. L’atto conclusivo del progetto sarà orientato alla divulgazione dei dati emersi durante la lunga ricerca.
Il giornalista Paolini sostiene: “I “vini della pietra” sono “vini nudi” che sottolineano la biodiversità ed esaltano le potenzialità di un territorio baciato dalla fortuna come l’Abruzzo. Una regione che io amo definire “ la montagna di pietra a 20 minuti dal mare”. Sarà possibile degustare questi nuovi vini e ammirare una delle imponenti vasche presso lo stand dell’azienda in occasione della prossima edizione del Vinitaly, in programma a Verona dal 22 al 25 marzo. Il responsabile commerciale Italia Nicodemo Iaconi comunica che l’immissione in commercio delle prime bottiglie, in produzione limitata, avverrà la prossima estate. Per il titolare Franco D’Eusanio, conosciuto anche come “il vinosofo” per scelta di produrre progettando emozioni multisensoriali: “Queste “creature” parlano di usanze arcaiche e raccontano di una tradizione agropastorale dal valore inestimabile. Un patrimonio al quale rendiamo omaggio con questa scelta di innovare nel rispetto dell’ecosistema e valorizzando la biodiversità“.
I VINI IN DEGUSTAZIONE
Trebbiano vinificato in vasca media
Pecorino (blend) vinificato con bucce in vasca piccola
Montepulciano (vigneto di Cugnoli) vinificato in vasca grande
Montepulciano (vigneto di Civitaquana) vinificato in vasca grande
Rosso senza solfiti aggiunti (futuro “Natura rosso” 2014)
Spumante brut metodo classico “D’Eus rosé”
Spumante brut metodo classico “D’Eus bianco”
IL MENU DEGLI CHEF MICHELIN IN ABBINAMENTO AI VINI
“Ricciola marinata all’aceto bianco con neve di melograno”. Matteo Iannaccone/“D’EUS bianco”. Spumante brut metodo classico
“Come una canzanese”. Marcello Spadone/Trebbiano vinificato in pietra 2014 (vasca media)
“Calamarata aglio, olio e peperoncino, con ragù di crostacei”. Matteo Iannaccone. “Natura bianco” 2014 (Trebbiano e malvasia). Vino senza solfiti aggiunti.
“Tortello in bianco con tartufo nero”. Marcello Spadone/Mezzetto 2014. Cerasuolo
“Bocconcini di coda di rospo con Lardo di Colonnata, cime di rapa e fagioli Tondino”. Matteo Iannaccone/ Montepulciano vinificato in pietra 2014 (vasca media)
“Cosciotto d’agnello alle erbe aromatiche”. Marcello Spadone. Perla Nera 2009. Montepulciano
“Piccola pasticceria a 4 mani”/Passito edizione limitata