Partono oggi, 2 giugno, i tre giorni dedicati al futuro delle Aree Marine Protette alla Torre del Cerrano.
Il primo appuntamento è con il Convegno internazionale “Towards 2020 – Verso il 2020” che prevede la partecipazione di oltre 150 persone, referenti di tutte le aree marine protette dei mari Adriatico e Ionio, di Università e Centri di Ricerca italiani ed esteri.
Il programma del workshop AdriaPAN (rete delle Aree protette dell’Adriatico), il V del progetto PANforAMaR (per la creazione di reti di aree protette nella Macro Regione Adriatica), si sviluppa su quattro obiettivi nodali, sintetizzabili nella creazione di una rete ecologica rappresentativa e connessa di Aree Marine Protette, nei mari Adriatico e Ionio e nello sviluppo di una governance territoriale condivisa per il recepimento di idee forti, sia nel campo della tutela ambientale che in quello dello sviluppo sostenibile.Scopi fondamentali per consentire all’Italia di raggiungere il 10% di mare protetto entro il 2020.
Si inizierà oggi, 2 giugno con, la IV edizione della Biciclettata Adriatica, manifestazione patrocinata dall’AMP, “che crede fortemente nella possibilità di realizzare un percorso ciclopedonale ininterrotto da Venezia a Lecce, ma anche un itinerario ciclo-turistico all’interno delle aree protette” spiegano i responsabili. “Il neo-presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, durante un convegno svoltosi la scorsa estate all’AMP, lanciò la proposta di fare di Torre Cerrano il simbolo della ciclabilità adriatica. Quest’anno, infatti, sarà punto di convergenza delle due carovane che partiranno alle ore 8 da San Benedetto del Tronto a nord e da Francavilla a sud. A ricevere i ciclisti, ma anche gli ospiti internazionali sarà lo staff delle Guide del Cerrano, pronte ed efficienti come sempre, per accompagnarli nell’affascinante visita al fortilizio, al Museo del Mare e al Giardino Mediterraneo”.
Seguirà la presentazione di “EcoSee/a”, di cui l’AMP è partner. Il progetto prevede la trasformazione di una nave da pesca in un’imbarcazione di ricerca e servizi al turismo.
Il 3 giugno si avvierà l’attività istituzionale, alla presenza dei rappresentanti dei Governi e delle Istituzioni scientifiche, italiane e degli altri paesi dell’Adriatico e Ionio: Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Albania, Grecia. Successivamente, ci sarà l’approfondimento del primo tema, che riguarda la valorizzazione economica nelle aree protette e la condivisione dei benefici derivanti dalla protezione del mare. Nel pomeriggio il confronto con le Università degli Studi di Teramo e di Camerino: la prima si occuperà degli aspetti geografico-economici delle AMP connessi al turismo e allo sviluppo locale sostenibile; la seconda indagherà le specie e gli habitat minacciati delle coste dell’Adriatico e dello Ionio.
Le attività si svolgeranno in parallelo con l’intervento di oltre 100 esperti, che spazieranno dalle esperienze di buone pratiche alle relazioni su biodiversità e valorizzazione turistica dei territori protetti.
Il 4 giugno si lavorerà alla costruzione di nuovi partenariati, con l’obiettivo di creare proficue collaborazioni per intercettare le opportunità di finanziamento esistenti a livello internazionale. Nel pomeriggio si svolgeranno workshop tematici su progetti nuovi e finanziati e opportunità progettuali. Tra gli altri, il progetto Marlisco, di cui è coordinatrice la Provincia di Teramo, che affronta il tema dei rifiuti marini con l’obiettivo di individuare strumenti condivisi per pervenire al più presto ad una concreta risoluzione.