I viticoltori abruzzesi sperano in un’annata memorabile. L’auspicio è delle Fedagri Confcoperative che rappresenta 35 cantine sociali, che già da qualche settimana hanno avviato la vendemmia 2015 con risultati molto positivi. “Le condizioni climatiche favorevoli di quest’anno: inverno freddo, primavera piovosa ed estate calda e asciutta hanno portato alla produzione di uve integre, sane e di alta qualità” – scrive l’organizzazione. “Certamente ci sono ancora molte variabili da valutare, soprattutto il fattore meteo delle prossime settimane, ma si può ben sperare. In particolare, dal 20 agosto è iniziata la raccolta delle uve precoci chardonnay, pinot grigio e pinot nero mentre dai primi di settembre è prevista la raccolta di trebbiano, pecorino e a seguire passerina partendo dalle zone litoranee per poi andare verso l’entroterra. Nel contempo, si stanno ultimando i rilievi in campo degli indici di maturazione relativi ai vitigni autoctoni abruzzesi come cococciola, montonico, passerina, pecorino e montepulciano. In merito alle uve rosse, per la fattispecie il montepulciano, a seconda dell’altimetria, si sta o concludendo la fase del cambiamento colorazione acini o iniziando la fase di maturazione”.
Cooperazione baluardo per l’economia
“I dati previsionali della vendemmia 2015 – commenta Valentino Di Campli presidente Fedagri-Confcooperative Abruzzo – sono esaltanti e gratificanti per l’intera compagine cooperativa vitivinicola abruzzese, che ricordiamo rappresenta oltre l’80% della produzione regionale e conta 15.000 addetti. La cooperazione abruzzese continua ad essere un baluardo per l’economia locale grazie anche alla produzione di vini DOC, si spera sempre maggiore, che meglio affrontano la competizione sui mercati internazionali e offrono un aumento di remunerazione ai soci con una conseguente redistribuzione di ricchezza sul territorio”
Fedagri-Confcooperative Abruzzo in Abruzzo è espressione di quasi 10.000 soci e 2.500 addetti che operano attraverso 60 imprese cooperative con un fatturato complessivo che supera i 400 milioni di euro di cui circa il 40% proviene dal comparto vitivinicolo.