Uno è il maestro birraio apripista della birra artigianale in Abruzzo con la sua Almond 22, marchio diventato presto un vero e proprio brand prima nel panorama abruzzese, poi nel mondo italiano dei malti. L’altro è un vero e proprio signore del vino, portatore del nome di un’etichetta che identifica l’Abruzzo e un modello di produzione capaci di parlare dalle colline di Loreto al resto del mondo nel nome di Valentini.
Jurij Ferri e Francesco Valentini saranno insieme il 5 febbraio nel nuovo birrificio Almond 22 in quel di Loreto Aprutino, per un evento speciale, “Artigiani di qualità in Loreto Aprutino” che nasce sotto l’egida dell’Azienda Agricola Valentini & Birrificio artigianale Almond’22 per l’anteprima nazionale dell’olio Valentini 2014.
Una serata che ha il sapore del territorio loretano, dove Valentini nasce, vive e opera e dove la Almond è approdata da qualche mese. Ed ha il gusto di un’amicizia cresciuta fra vino, birra e tutta una filiera che dalla terra arriva al piatto per raccontare l’Abruzzo: quella fra il vignaiolo Francesco Valentini e il birraio Jurij Ferri, gli artigiani della qualità a cui la serata deve la sua esistenza.
Di più, perché oltre ad essere un evento speciale all’insegna dell’olio, in verità quella di giovedì 5 febbraio è una doppia verticale di vino Valentini e di birra Almond, inedita, abbinata a piatti e specialità del territorio loretano:
Il Trebbiano 2007 Valentini e la Hibernum Almond 22, abbinate a : selezione di salumi e formaggi italiani.
Il celebre Trebbiano 2010 e la rinomatissima Pink Ipa, abbinate al : fagiolo Tondino del Tavo
Il Montepulciano 2001, abbinato allo Spezzatino di maiale brasato alla birra Grand Cru
E, ancora, Noa Reserve Metodo Solera 2007, abbinata al cantuccino Abruzzese.
Ma c’è anche un progetto che, oltre all’amicizia, ora li unisce e riguarda proprio il territorio e ciò che esprime, che diventa esperimento e contaminazione, perché i grani Valentini presto saranno materia base per la birra Almond, nel tentativo di rappresentare quella filiera completa che nella birra artigianale non è ancora del tutto possibile a causa della mancanza di cereali autoctoni a sufficienza.
Mondi che si trovano e si uniscono per parlare di qualità e rappresentarla. Unioni che fanno bene all’Abruzzo, perché ne raccontano anche identità e sfide e di cui noi ci faremo vettori.