Nell’antica Scanno il ritorno dei pastori dalla pianura pugliese veniva festeggiato con una suggestiva processione dedicata a Sant’Antonio da Padova tanto che un antico proverbio dice: ” Se per Sant’Antonio non è arvinute, o s’è morte o s’è spirdute “. Un rituale che, anche se ha perso alcuni dei suo elementi folcloristici principali come la presenza dei buoi, si ripeterà oggi 14 giugno e domani nell’importante centro turistico montano.
Le celebrazioni iniziano questa sera, dalla 18 alle 24, con la “Processione dei muli e delle travi“, una caratteristica sfilata di grossi muli carichi di legna che, come da tradizione, viene portata in regalo al santo perché si possa, con la sua vendita, provvedere alla manutenzione della chiesa ed al sostentamento del frate che la custodisce. Domani, dalle 9 alle 11, tra gli squilli e le marcette della banda, in un tripudio di fiori e di colori, tutti i bambini, vestiti come la Domenica delle Palme, partecipano alla “Processione delle pagnottelle e delle travi“, a simboleggiare l’offerta del pane e del fuoco. In doppia fila, con i cestelli traboccanti di rose, procedono insieme a rumorosi e ingombranti trattori che, facendo le veci degli antichi buoi, trascinano enormi travi offerte, come la legna nella sera precedente, alla Chiesa di Sant’Antonio. Seguono decine di ragazze in costume che portano sul capo cesti di vimini ricolmi di pagnotte di pane da regalare ai poveri e da mangiare, assieme alle pagnottelle, dopo la benedizione. Alle 12, infine,sfilerà in processione la statua di Sant’Antonio. (foto tratte da http://www.scanno.org)