L’appello era stato lanciato lo scorso anno dalle colonne del quotidiano “Il Centro”. da Gaetano Basti, direttore della rivista “D’Abruzzo”, che aveva preannunciato il timore che il Trabocco della Mucchiola, l’unica antica macchina da pesca rimasta sulla costa adriatica, crollasse in occasione di una violenta mareggiata. Aveva chiesto che fosse attuato un intervento per mettere in sicurezza la struttura. Ma il suo appello è caduto nel vuoto e ieri il maltempo ha spazzato via questa importantissima testimonianza della storia d’Abruzzo risalente al 1880. Del trabocco restano in mare solo due pali come si può vedere dalle foto scattate da Zona22 e pubblicate da www.infrentania.it . Da questa antica struttura aveva preso il nome la Costa dei Trabocchi.
Un altro trabocco è a rischio a causa delle mareggiate e dell’ assenza di manutenzione: è quello di Punta Turchino, l’unico di proprietà di un ente pubblico, nello specifico del Comune di San Vito Chietino. Si tratta del trabocco reso celebre dalla descrizione che ne fece Gabriele d’Annunzio nel libro terzo del Trionfo della Morte: “proteso dagli scogli, simile ad un mostro in agguato, con i suoi cento arti, il trabocco aveva un aspetto formidabile…, scrisse il Vate a proposito di quel trabocco costruito intorno alla metà del 1800. Lo scorso 21 maggio la Regione Abruzzo ha destinato 40mila euro al restauro del trabocco dannunziano, ma la somma non è stata ancora erogata.