La biennale dei sapori della Costa dei trabocchi torna dal 10 al 12 luglio prossimo a San Vito e su cinque trabocchi scelti da SlowFood per animare l’anteprima della rassegna “Cala Lenta”, evento enogastronomico giunto alla sua ottava edizione. Una manifestazione realizzata con il contributo dell’Assessorato all’Agricoltura e Pesca della Regione Abruzzo, della Camera di Commercio di Chieti, del Comunedi San Vito Chietino, della Banca Popolare dell’Emilia Romagna – Bls, e Pastificio Cocco e con il patrocinio di Provincia di Chieti e Slow Food Italia, che partirà venerdì 10 con eventi incontri e degustazioni fino a tutta domenica 12 luglio 2013.
Un’edizione, quella nell’anno dell’Expo, resa possibile grazie allo sforzo dellEnte camerale chietino, ma rimessa in moto da quella che è ormai una storia che dura da più di un decennio e che anima i protagonisti principali, i trabocchi, quelle “macchine pescatoria, simile allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano…” come li definì Gabriele D’Annunzio nel “Trionfo della morte”. Nell’ultimo biennio i trabocchi sono diventati più famosi di quanto fossero in passato. Ma non ancora abbastanza da diventare fonte di vera attrazione per quella che è senza dubbio la parte più bella e selvaggia della nostra costa.
Cala Lenta prende il nome da una pratica antica di pesca: il gesto del “traboccante” che, in attesa dell’alba, scende lentamente le reti rilasciando le cime ripetendo un antico rituale della cultura marinara abruzzese. Dunque nel contenitore della tre giorni 2015 tornano incontri, convegni, laboratori e mercato del gusto, cooking show con chef del territorio e ospiti e uno spazio dedicato alla lettura con la presentazioni di pubblicazioni a tema. Tutto per raccontare il territorio abruzzese scoprendone la ricchezza culturale e le bellezze paesaggistiche.
Si comincia il 10 con una giornata dedicata alla filiera corta, laboratori sui cibi sani e territoriali e la presentazione di un libro e di un documentario, un vero e proprio viaggio nella costa dei trabocchi.
Sabato 11 dedicato alla cucina povera, dunque il pesce e il pane e un lungometraggio sul territorio.
Conclusione domenica con la versione innovativa e locale del brodetto, proposto in barattolo, cooking show dedicati ancora al pesce e di nuovo la cultura con la presentazione di un libro.
Due chef abruzzesi, Ermanno Di Paolo, un’istituzione per la biennale, al timone dei laboratori del gusto che con Franco Francioni, chef di Mamma Rosa di Avezzano e di Antonuo Terzano, a capo della brigata di cucina dell’Osteria fuori le mura di Termoli, faranno spettacolo alternandosi ai vademecum culinari del Gal Maiella Verde. Una cittadina che si riapre e riaccoglie sia quanti conoscono l’unicità della costa dei trabocchi che quanti, invece devono ancora scoprirla.
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