Nelle aree rurali 7 pensionati su 10 sono a rischio di povertà o esclusione sociale. Lo afferma la Confederazione italiana agricoltori, in riferimento al rapporto annuale dell’Inps, secondo cui quasi un pensionato su due vive con meno di 1.000 euro al mese. Nelle aree rurali – sostiene la Cia – la media percepita si abbassa notevolmente, ed è proprio qui che si registra la massima concentrazione di pensioni minime, inferiori a 500 euro mensili.
“Nelle aree di campagna gli effetti della crisi sono amplificati, soprattutto per gli ‘over 65′, perche’ agli assegni pensionistici mediamente piu’ bassi si unisce la carenza a volte strutturale dei servizi sociali – sottolinea la Cia – aggravata dai continui tagli alla sanita’ e in particolare al Fondo per la non autosufficienza. Secondo la Cia bisogna agire al piu’ presto sullo “stato di salute” dei servizi nelle aree rurali colmando, garantendo i livelli essenziali di assistenza sociale.