Un supermercato con oltre 100 milioni di clienti, aperto h 24! Si chiama Taste It, idea della società di consulenza ExportUsa per portare nel mercato americano dei prodotti di qualità della filiera agroalimentare italiana. Una specie di food “Amazon del made in Italy” che “spinge” tipicità che fanno fatica a trasvolare oltre oceano, causa certificazioni e Gdo. Il meccanismo è facile e veloce, si legge nel pezzo del Sole 24 Ore sull’argomento (leggilo): l’imprenditore invia il suo prodotto, ExportUsa valuta la qualità e se l’impresa vale la spesa, l’articolo sbarca prima nel carrello della piattaforma di e-commerce di Jeff Bezos e poi a casa di chi lo compra.
Come? con un clic, quanto basta ad assaggiarlo e a mettere in comunicazione microproduzione e mercato Usa. Della serie, dal territorio il prodotto diventa “glocal”, alla portata anche dell’America, ovunque sia il luogo di partenza.
Tentativi in tal senso ce ne sono e anche di autorevoli, ricordate quello di Google sul made in Italy? Poi c’è la miriade di ponti costruiti dagli imprenditori stessi con il pallino per il mercato straniero e la passione per la rete, dove i prodotti circolano meglio. Comunque: le imprese interessate contattano ExportUsa, presentano la propria specialità, inviano sei cartoni alla sede di Rimini della società e aspettano notizie.
Se il prodotto ha chance compare nel carrello di Amazon gestito da ExportUsa. Il potenziale è pazzesco: ha una rete di e-commerce che soli negli Usa arriva a oltre 80 milioni di consumatori, che spendono mediamente 45 dollari al giorno.