Conto alla rovescia per il primo Ovidio di bronzo, premio regionale tutto dedicato ai maestri dell’alimentazione. La cerimonia si terrà a Sulmona,oggi, lunedì 13 gennaio nell’Aula Consiliare del Comune a partire dalle ore 18. Il premio nasce da una sinergia “tecnica” quellache unisce il Cescot-Officina dei sapori, polo formativo della Confesercenti, a Fiesa (Federazione italiana esercenti e specialisti in alimentazione) e Comune di Sulmona e si propone di premiare imprenditori alimentari che promuovono prodotti di qualità a chilometro zero, con attenzione speciale all’alimentazione di bambini e soggetti sensibili.
Sotto la lente della commissione del Premio composta da Confesercenti e Fiesa passeranno ben 500 aziende abruzzese. La selezione per arrivare ad un solo vincitore sarà ad opera di Angelo Pellegrino (direttore del Cescot) e dei maestri della scuola (Umberto Cirone, Bruno De Santis, Daniele D’Alesio, Vincenzo Manco, Delio Pitassi, Vinceslao Ruccolo, Teseo Tesei), che si aggiudicherà l’Ovidio di bronzo, con l’effige del poeta latino a cui la città ha dato i natali, una scultura di 25 centimetri, per 10 chili fatta di bronzo e 15 invece di pietra, nata dalla collaborazione tra l’impresa sulmonese Stati e la fonderia parmigiana Caggiati di Colorno.
Sulmona si sta facendo largo nel mondo dell’enogastronomia, imponendosi come punto di riferimento degli eventi, l’ultimo in ordine di tempo è stato “Ars, Eros, Cibus, Sulmona si veste d’amore”, la prima settimana di dicembre (leggi il nostro articolo), ma solo poco prima sempre a Sulmona il Parco nazionale della Majella è sceso in strada, mettendo in mostra tutti i suoi prodotti tipici, enogastronomia compresa, come mai prima era accaduto. E questo è anche l’intento dell’ideatore del premio e coordinatore Cescot, Angelo Pellegrino: “Dal 2007 siamo impegnati con il nostro polo formativo Cescot nell’ambito della valorizzazione dei prodotti tipici e tradizionali. Anzi, stiamo insistendo presso la regione per ampliare il numero dei prodotti tipici riconosciuti dal Ministero. Perché le tipicità sono molte di più e anche se l’elenco è stato aggiornato da poco, tantissime restano ancora “invisibili”. Con lattività del Cescot e il Premio le facciamo emergere con il loro valore intrinseco e originale. Il premio serve a far conoscere le aziende che operano in questo ambito – spiega ancora – per la prima edizione abbiamo selezionato quelle aderenti e Confesercenti, ma è per iniziare. Ce ne sono di ogni genere: dalle enoteche alle macellerie, dai panifici alle pasticcerie, dalle pescherie alle friggitorie, un panorama enogastronomico vasto e vario, insomma”.
Ma per il futuro il progetto è di ampliare e rendere spontanee le adesioni, allargando a tutti gli imprenditori del settore, anche fuori dalla sigla di categoria, la partecipazione. Perché a Sulmona? “La prima edizione si deve ripetere ogni anno, allargheremo le adesioni per le prossime edizioni con un bando regionale – spiega prima Pellegrino che poi si concentra sulla location – Nasce qui, perché Sulmona rappresenta un ambito territoriale nel quale sono racchiuse tutte le esigenze del territorio regionale per struttura architettura, storia e soprattutto prodotti tipici particolari e di nicchia – conclude Pellegrino – Questo comprensorio è un crocevia interessante, polo territoriale che racchiude tutte le esigente regionali. Premieremo non solo chi usa prodotti locali a chilometro zero, ma anche chi li prepara con tecniche salutiste”.
Non solo confetti, ma aglio rosso, alcuni cereali, come la farina di grano di solina e poi tutti i prodotti del parco e i progetti nati per tutelare le tipicità, salvarle dall’estinzione mangiandole e affidandole ad agricoltori custodi in grado di dare un futuro a tante coltivazioni e piatti attraverso le proprie piccole e medie aziende legate alla terra.