Birra e vino, fratelli della patria, anzi della Patrie. Già, succede in Francia, dove: il 2 luglio il deputato Jean-Pierre Decool e un’ottantina di 80 colleghi del gruppo di centro-destra Ump, hanno depositato una proposta per inserire anche la birra nel “patrimonio culturale e gastronomico protetto della Francia”. Si sono appellati ad uno stesso iter che mette il vino fra i tesori di Francia e stanno perorando questa causa, perché la birra secondo loro: “fa parte della cucina francese, già Patrimonio immateriale dell’Umanità Unesco”, ragion per cui, la sua cultura, “appartiene al patrimonio plurimillenario, culturale, paesaggistico ed economico francese, trasmesso di generazione in generazione”, che oggi “ha nuovo vigore”. Infatti i caffè storici, dicono, sopravvivono grazie alla bionda, che rappresenta ben il 37% del loro reddito, la Francia è il secondo produttore ed esportatore mondiale di orzo che “modella i paesaggi dei nostri principali bacini di grano”, oltre che il primo esportatore di malto, pari al 20% del commercio mondiale.
Ma un ostacolo, secondo Localtis.info (www.localtis.info), c’è: queste realtà oggettive si scontrano con la tutela della salute, tra l’esigenza della lotta anti-alcol e gli aspetti positivi di un consumo moderato della birra, problema superato proprio dal suo riconoscimento a “Patrimonio culturale e gastronomico protetto”.
Praticamente l’unico aspetto ostativo della campagna è la salute pubblica, com’è giusto che sia di riferimento perché potrebbe incentrarsi, il messaggio sul bere più che sulla qualità, ma sta di fatto che una delle “cose” che producono abbia adesso una strada per diventare loro eccellenza.
Anche l’Italia di birra ne ha e di buona, ma a che punto siamo? A parte alcune realtà regionali più evolute, dove la birra entra persino nella vita economica del luogo, diventando motivo di consorzio, di iniziativa legislativa regionale e altri passi pubblici di tal fatta (siamo nelle Marche), altrove il futuro è tutto da scrivere. Soprattutto in un Abruzzo che si sta distinguendo sempre di più per il sapore e la qualità delle sue birre artigianali, sono quasi 15 i birrifici nati e in fase di crescita sul territorio, alcuni anche in fase di espansione, malgrado sacrifici e dedizione che l’ambiente richiede (leggi il nostro articolo).
Prendere esempio dalla Francia?