Hanno conquistato la vittoria al concorso Sigep Giovani dedicato alla pasticceria gelato, gli studenti dell’Ipssar De Cecco di Pescara guidati dalla docente Enza Liberati, da Ida Gabriele Di Biaggio, titolare della gelateria Novecento, in via Marco Polo a Pescara, e da Oneglio Napoletani della pasticceria Franco di Penne (PE).
Un successo davvero meritato grazie alla creatività, all’abilità e all’impegno che li hanno portati a salire sul podio al Sigep di Rimini, la manifestazione considerata la più importante al mondo nel settore della gelateria artigianale e vetrina europea primaria del dolciario artigianale e del caffè. Un successo doppio, perché poche ore prima anche un altro nome legato all’Ipssare De Cecco aveva portato a casa un titolo niente male: un ex alunno, Lorenzo Puca campione italiano seniores Pastry Italian Cup 2015.
Luigi Argentieri, Mirko Marini, Francesco Esposito e Alessandro De Nobile hanno realizzato un Trittico di dolcezze abruzzesi che ha conquistato la giuria.
Eccolo: cake pops a base di gelato crema e Parrozzo all’ amarena glassato al cioccolato fondente; nevola ortonese glassata internamente al cioccolato bianco e con variegatura di fichi, con gelato crema e gelato al mosto cotto; torta gelato con base Parrozzo bagnata alla Ratafià, gelato alla crema con cuore di amarena e cioccolato fondente coperta con Parrozzo decorato con il simbolo della Presentosa abruzzese e inserto di gelatina al Centerba.
Un risultato straordinario per i ragazzi dell’IPSSAR De Cecco, che alla loro prima esperienza hanno conquistato la vittoria al Campionato Italiano di pasticceria riservato agli Istituti Alberghieri.
“E’ la prima gara che vinco e sono molto emozionato per questo – raccontainvece Lorenzo, pescarese, ex studente dell’Alberghiero cittadino – Sono felice e ancora non riesco a capacitarmi del fatto che mi cerchino per intervistarmi, per avere consigli, commenti, persino autografi. Sono andato a scuola fino a 16 anni. Ho lavorato anche fuori, da un po’ sono tornato in Abruzzo e lavoro nel laboratorio di Mosciano della Pasticceria Ferretti di Teramo. Ho iniziato da aiuto cuoco e poi spostato in pasticceria, questo perché anni fa ebbi un incidente in motorino tornando da un ristorante dove lavoravo, è stato molto grave e sono rimasto a letto un anno e mezzo, quando mi sono rimesso, c’era la pasticceria sotto casa e ho ricominciato da lì”.
Al Sigep ha dovuto rappresentare il Dna della pasticceria con un dolce composito, composto da più parti: dessert al piatto con più elementi monoporzione da consumare a 4 gradi che inglobavano mandorle, nocciole, cioccolato, caramello vaniglia, cannella; poi una chenelle fatta con un doppio sorbetto all’azoto liquido sul tema Dna della pasticceria italiana, fatta con prodotti italiani del territorio (agrumi, nocciole, cioccolato, vaniglia).
“I prodotti del territorio cerco di coniugarli ogni volta che posso – dice Lorenzo – Se dovessi fare un dolce rappresentativo dell’Abruzzo sarebbe di certo a base di mandorle, come la nostra tradizione vuole. Il primo dolce che ho fatto forse saranno stati dei bignè, ma il mio dolce preferito, malgrado ami le elaborazioni, è semplicissimo, una crostata di frutta fresca con un velo di zucchero filato, natura e tutto ciò che richiama vita e mette allegria”.
Ai ragazzi che vogliono crescere dà più di un consiglio: “Tanta passione e tanto sacrificio, non è un lavoro da fare per gioco – conclude – servono tante ore di prove e molto studio tecnico, sia delle materie prime che della composizione. Per crescere è indispensabile fare molta gavetta in grandi laboratori e ricordare che non si è mai arrivati, c’è sempre da imparare e da chiunque, anche da un addetto al lavaggio degli accessori“.