Le serre subacquee potrebbero diventare fonte di nutrimento per l’uomo. Si parlerà di questo argomento, oggi, 20 agosto, sulla terrazza del fortilizio dell’Area Marina Protetta di Torre di Cerrano, a Pineto (Teramo), a partire dalle ore 18. Al dibattito “Nutrire il mondo – L’ AMP Torre del Cerrano possibile laboratorio di ricerca per colture innovative” parteciperà Rita Auriemma, professoressa dell’Università del Salento e nota archeologa subacquea, che parlerà dei fondali del Cerrano, del suo porto, luogo che ha affascinato storici antichi e moderni, una delle testimonianze archeologiche più importanti della antica città di Hatria anche in virtù dei mercati che aveva come riferimento nel Mediterraneo.
Basilico sott’acqua
Seguirà l’intervento di Laura Marroni, della Fondazione Dan Europe, sul tema “Il giardino di Nemo – Le serre subacquee e gli agrinauti, un’agricoltura possibile per le zone desertiche”. Il progetto è stato illustrato all’Expo di Milano nella prima settimana di giugno; tanto l’interesse suscitato, sia perché si tratta di un’innovazione di livello mondiale sia perché potrebbe interessare proprio l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, a Pineto, per una sperimentazione delle tecnologie adottate. Interverrà anche l’ideatore del progetto, Sergio Gamberini che in collegamento in diretta dai fondali di Noli Ligure mostrerà da 10 metri di profondità come avviene la coltivazione all’interno delle serre sommerse. L’idea è che la prima sperimentazione di questo rivoluzionario progetto avvenga nei fondali del Parco marino. In chiusura l’Associazione Pandolea Abruzzo presenterà i prodotti tipici che potrebbero essere collegati al progetto delle serre subacquee.