Con l’amico Luciano Bello, esperto della zona, ho fatto una nuova esperienza nella valle dell’Avella, a Pennapiedimonte (CH), per esplorare le grotte di Costa Marcone.
Si parte dal Balzolo (710m),un terrazzo panoramico di Pennapiedimonte e si prosegue sulla strada brecciata del Linaro. Dopo il primo tunnel, Grotta Malanotte, bisogna percorrere cento metri,a destra c’è un accenno di sentiero per Costa Marcone. Il sentiero è molto ripido, chiuso da rovi e ginepri, scivoloso, con tratti esposti, insomma bisogna fare molta attenzione, specialmente a non sbagliare la traccia di sentiero. La difficoltà è compensata dalle grotte che si incontrano, GROTTA FRESCA – GROTTA BAABBO – GROTTA BIGHER – GROTTA COSTA MARCONE – GROTTICELLA BIONC (Bianca) – GROTTA LA CAVALIERA.
Cercare di comprendere l’etimologia dei nomi è impossibile. I pastori più vecchi non mi hanno fornito indicazioni affidabili.
La GROTTA FRESCA è ricoperta di stalattiti di moonmilk o latte di monte, che pendono dal soffitto, bianche e cremose.
Il panorama che si incontra è quello abituale ad un occhio che lo conosce, ma che ha sempre qualche novità.
Le cime ancora molte innevate della Maiella, le nuvole, il silenzio, lo stupore, la contemplazione offrono emozioni,sensazioni e riflessioni nuove.
Il sentiero arriva all’Ara dei Preti, (1250 m) e prosegue per il Rifugio Pischioli (1135 m). La giornata caldissima e il tanto sudore perso è stato soddisfatto da un’abbondante bevuta alla fontana, che spruzzava acqua sorgiva e fredda. Un panino, dopo quattro ore di cammino, un riposo per ammirare un altro panorama e la discesa al Balzolo.
Il dislivello totale è di 550 metri e la difficoltà è nella scala “ee”, escursionisti esperti.
Luciano Pellegrini, giornalista, Chieti