E’ fra i dolci tipici più tipici d’Abruzzo. Fragrante, morbido e anche misterioso, perché sebbene in tanti facciano degli ottimi bocconotti nelle pasticcerie e nelle case frentane, nessuno ha l’imprimatur della ricetta originale del dolce che mette insieme cioccolata, mandorle, frolla e più di un ingrediente segreto e sopratutto completa del vero e unico bocconotto di Castel Frentano. Che, forse, è bene resti nelle mani di pochi, in modo da salvarsi dall’estinzione o, peggio, dalla
globalizzazione che già aggredisce questo prodotto di eccellenza. Di nuovo c’è che se prima bisognava andare a Castel Frentano o, tutt’al più a Lanciano per assaggiare l’originale, fra qualche giorno sarà possibile trovarlo in centro a Pescara, in via Nicola Fabrizi, civico 214, dove fra pochissimi giorni, davvero è questione di ore, approderà la Bocconotteria di Castelfrentano.
Dell’arrivo si apprende curiosando sulla pagina Facebook della pasticceria, anzi no, della Bocconotteria (perché lì si fa solo quello in diversi modi, ma solo quello) nata qualche mese fa in via Tinari a Lanciano e sempre aperta, anche la domenica, quando il dolce prende la strada dei pranzi delle feste. Poche righe e una foto, quella della vetrina dove spicca il marchio della Srl sono bastate a creare un pullulare di commenti e la suspance dell’arrivo atteso, un arrivo raro, perché dalla Frentania i laboratori dei bocconotti non sono mai usciti.
Eccezion fatta, qualche mese fa per la Bocconotteria aperta ad Avezzano, il primo punto vendita in franchising della Srl in questione e di una tradizione familiare che continua in nome dell’innovazione.
Dietro c’è la ricetta di una nonna e la voglia di fare di due nipoti intraprendenti, Andrea Montebello e Carmine Tenaglia. Andrea lo abbiamo incontrato in via Fabrizi: sta letteralmente assemblando il negozio, ecoarredi, fatti in cartone riciclato e ideati da lui perché mandassero un messaggio preciso, la sostenibilità dal territorio. Alle pareti e a terra il colore caldo della cioccolata e del ripieno di cui il bocconotto è portare sano. “Lo abbiamo fatto apposta – dice uno dei suoi collaboratori – in modo che sembri di entrare proprio dentro il dolce”.
“Sono cresciuto in mezzo a questi dolci – racconta Andrea – Tutta la mia vita e la vita della famiglia ne è stata segnata, accompagnata è andata avanti accompagnata dall’odore del cioccolato e della frolla. Li faceva mia nonna, mia madre ha imparato e quando si è trattato di darci da fare per lavorare e restare nel nostro territorio, abbiamo guardato in casa e i bocconotti che ci avevano visto crescere sono diventati il nostro lavoro”. Ricetta antica, c’è da quando la cioccolata è entrata in tutte le case, anche quelle dei più poveri, ma spirito moderno, perché presto ci sarà una piattaforma di e-commerce capace di far volare i loro bocconotti in Europa e anche oltre, di dare respiro al franchising che si sono inventati, di alimentare altre iniziative che studieranno strada facendo, perché questo dolce diventi ancora più rappresentativo della regione e del territorio dov’è nato.
“Ognuno ha la sua ricetta segreta, ma nel tempo sono stati anche motivo di aggregazione – riprende Andrea – I nostri nonni ci raccontano di quando le donne frentane facevano i bocconotti in casa, li mettevano in delle grandi teglie coperte e andavano al forno a cuocerli, tutte insieme, in occasione delle feste, ad esempio, o per le ricorrenze in cui a tavola il nostro dolce non poteva affatto mancare. Tutta la mia infanzia ne è invasa e adesso stiamo cercando di portare su tutto il territorio regionale questa storia e questa tradizione enogastronomica abruzzese buonissima e di qualità”.
La tradizione popolare colloca tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800 la nascita di questo dolce. Accadde quando in Europa diventò comune l’uso del cacao. Nato per le tavole aristocratiche e nobili solo all’inizio del ‘900 arrivò ai palati della gente comune, ma la ricetta è mistero, perché ogni famiglia che lo prepara ne reclama l’autenticità.
Poi sono arrivati i laboratori, diversi fra Lanciano E Castelfrentano, tutti, come accade ad altri dolci, con una ricetta, un’esperienza e premi da vantare e la missione di dare un futuro lungo e fragrante a questo dolce.
Di buono c’è che il sodalizio tra la delicatezza della pasta frolla, involucro esterno del dolce, e il sapore più deciso della farcitura interna, conferiscono al Bocconotto di Castelfrentano caratteristiche uniche collocandolo fra le eccellenze enogastronomiche gradite sia dentro che fuori regione.
La Bocconotteria di Castelfrentano ha in mente diverse innovative cose, oltre alla migrazione verso la costa pescarese. Come quella di farli viaggiare da una parte all’altra del continente via e-commerce.
(per le foto si ringrazia la Bocconotteria Frentana)