L’idea è quella di mettere insieme qualità, territorio e salute. Di farlo in un periodo in cui al trinomio si può aggiungere anche un altro componente non irrilevante, la tradizione e un altro ancora, territorio. Si prepara una due giorni interessantissima in quel di Penne nei giorni di San Martino.
Ogni mosto diventa vino nelle cantine italiane. Ogni qualità avrà il suo spazio il 15 e il 16 novembre alla prima edizione di una rassegna che mira a conquistare un suo spazio fra le vetrine delle tipicità abruzzesi e che si aggiudica uno spazio davvero suggestivo, qual è quello del chiostro di San Domenico, al debutto enogastronomico.
“E nata per caso, come una sfida per il territorio, una sfida di conoscenza e di informazione – dice Alssandro Di Bernardo, uno dei motori dell’associazione il Grande Sasso che è nata in questi giorni per dare i natali alla rassegna – Ci siamo chiamati così perché siamo ai piedi della montagna, dove si concentrano storie di qualità. Ci è venuta voglia di raccontarle e di farlo in un momento speciale per almeno due delle tipicità migliori, l’autunno del vino e dell’olio. Lo faremo con esperti del settore enologico e anche nutrizionisti, chef che stanno aderendo all’evento e che stanno preparando un diverso punto di vista sull’enogastronomia e sull’alimentazione in gente”.
Un punto di vista salutare. Non solo stand, ma anche workshop, cooking show, seminari e convegni promette la manifestazione che gode del patrocinio della Regione Abruzzo, di Confesercenti Pescara e che sarà presentata a giorni. “Vogliamo dimostrare che la qualità non fa solo bene all’economia, ma salva, è salutare – aggiunge Alessandro Orovesi, motore tecnico della manifestazione – Cercheremo di affrontare nei convegni il tema della prevenzione in cucina e cercheremo anche di dimostrarlo, coinvolgendo chef che hanno a che fare con la qualità e la scelgono per portare avanti discorsi che sembrano innovativi, ma che saranno un importante biglietto da visita per la gastronomia di domani”.
L’evento si svolgerà anche all’interno del chiostro di San Domenico, dove saranno radunate 30 cantine e 20 produttori di numerose specialità enogastronomiche: dallo zafferano di Navelli, all’aglio rosso di Sulmona, dal vicino pecorino di Farindola, alla ventricina Vastese, peperone dolce di Altino, le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, ecc.
Saranno coinvolti anche firme nazionali della stampa enogastronomica, come Antonio Paolini (Espresso), Mauro Giacomo Bertolli (Sole 24 ore), e dell’enogastronomia regionale i tecnici del vino e dell’olio Vittorio Festa, Marino Giorgetti, Guido Stecchi dell’accademia delle 5t e Pina Manente.
Incontri e degustazioni, con verticali “aD-OC” per i vini a cura dell’AIS Abruzzo. Discorsi rivoluzionari si faranno poi sul vino, legati alla territorialità, ma anche alla salute, alla sfida di qualità che alcuni addetti ai lavori si preparano a lanciare e che avrà come scenario proprio Penne e la rassegna di San Martino.