Settembre è tempo di transumare, di nuovo. Un’occasione da non perdere con l’VIII Edizione del cammino lungo il Tratturo Magno organizzata da Tractruo3000, che si svolgerà dal 29 settembre all’8 ottobre nell’antica via di pascolo tesa fra Puglia e Abruzzo.
Si parte da lunedì 29 settembre dall’Aquila: 10 tappe che sfociano nell’arrivo, l’8 ottobre a San Paolo di Civitate. Ad ogni tappa un’occasione di scambio e conoscenza. “E’ giunto alla 8a edizione il cammino di Tracturo 3000 sull’antico tracciato di 244 km del Tratturo Magno, il principale dei 5 regi tratturi che solcano le regioni Abruzzo, Molise e Puglia – illustrano gli organizzatori – Dalla natura selvaggia dell’aquilano, alle magnifiche colline pescaresi e teatine, ai vigneti del Frentano, fino alle coste vergini del Vastese per poi rientrare e accarezzare a passi lenti e costanti le linee sinuose delle colline del molisano, e arrivare infine al deserto di campi arati colorati del sudore e della fatica delle genti del Tavoliere delle Puglie e dei suoi immigrati”.
Una via d’erba larga 111 metri di proprietà ancora demaniale che collega L’Aquila a Foggia e che vedeva ogni anno d’Inverno, dall’epoca pre-romana fino a soli cinquant’anni fa, centinaia di migliaia di pecore e numerosi pastori migrare in Transumanza dalle montagne dell’aquilano verso i pascoli più caldi del Tavoliere.
Come detto sono dieci le tappe: L’Aquila-Peltuinum, Peltuinum-Capodacqua, Capodacqua-Rosciano, Rosciano-Giuliano Teatino, Giuliano Teatino-Lanciano, Lanciano-San Lorenzo di Vasto. A seguire in Molise, si fa tappa a Petacciato e Cliternia Nova, e infine le ultime stazioni in Puglia, e cioè San Paolo in Civitate, San Severo e Foggia.
Una sfida prima di tutto culturale, quindi, che vuole smuovere le comunità locali che vivono i territori attraversati dal Tratturo Magno a riflettere insieme su possibili idee di sviluppo locale sostenibile.
“Un esempio a livello europeo che ha ispirato gli organizzatori è il Camino de Santiago de Compostela, ora diventato un momento di importanza unica per progetti e realizzazioni sostenuti da Fondi Comunitari e studiato direttamente da alcuni membri del gruppo di lavoro Tracturo3000 – si illustra – Il “Camino” richiama centinaia di migliaia di camminanti, fedeli e non, in un contesto in qualche modo analogo ed è la dimostrazione di un successo possibile e ripetibile oggi anche in Italia abbracciando le prospettive di uno sviluppo locale sostenibile di Abruzzo, Molise e Puglia, perché il Tratturo torni ad essere per le comunità locali fonte di scambi commerciali e di contaminazioni culturali, oltre che un’indimenticabile esperienza da vivere”.
L’edizione 2014 del cammino è più che mai importante per il livello di coesione sociale e territoriale che piano piano si va consolidando tra le varie sovrastrutture intorno all’idea comune di rendere percorribile il Tratturo Magno da tutti, per tutto l’anno (significativa la simpatia raccolta dalla Regione Abruzzo, dalla Regione Molise e dalla Regione Puglia e dai loro Uffici Tratturi, il supporto del GAL Gran Sasso Velino, della Soprintendenza ai Beni Archeologici d’Abruzzo, la consolidata collaborazione con la Camera di Commercio di Chieti, e la simpatia dimostrataci anche dalla Camera di Commercio dell’Aquila, Campobasso e Foggia).
Tanti gli appuntamenti che trovate nella locandina ricca e varia qui cacanti, anche una serata speciale per presentare il progetto del GAL Gran Sasso Velino Vie e Civiltà della Transumanza Patrimonio dell’Unesco: cena – dibattito – musica popolare.
Una tematica che sta catturando sempre di più l’attenzione, quella di promuovere un riconoscimento aperto alla bellezza dell’Abruzzo.
L’iniziativa ha inoltre lo scopo di promuovere la coesione sociale e territoriale delle aree interne dell’aquilano intorno alla rivalorizzazione del Tratturo Magno quale bene comune: ha il patrocinio dei Comuni di Barisciano, Prata D’Ansidonia, Caporciano, Navelli, Carapelle Calvisio, San Benedetto in Perillis, e vede la collaborazione delle pro loco di Barisciano, Prata D’Ansidonia e Navelli nonché della Fondazione Sarra, della Cooperativa di Navelli, di Salviamo la Piana e dell’ associazione culturale Cinturelli.