A Veronafiere-Vinitaly è stato assegnato il Premio Speciale della giuria Oscar del Vino 2014 – 16° Premio Internazionale del Vino con la seguente motivazione: «Con oltre cento anni di esperienza nell’organizzazione fieristica e una posizione strategica, vicina al cuore del continente, è il primo organizzatore di manifestazioni in Italia e il secondo in Europa.
Veronafiere è promozione e comunicazione del made in Italy a tutto tondo e Vinitaly è la più grande fiera del vino del mondo. Il riconoscimento va quindi all’idea, all’impegno e alla professionalità nella costanza, anno dopo anno, di regalare ad appassionati e addetti ai lavori la vetrina più ricca e bella possibile del vino italiano.» A consegnarlo nelle mani del Direttore Generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani, ieri sera, nel corso della Cena di Gala della Fondazione Italiana Sommelier-Centro Internazionale per la Cultura del Vino e dell’Olio, all’Hotel Rome Cavalieri, il presidente Franco Maria Ricci.
“E’ un riconoscimento importante – sottolinea il Presidente di Veronafiere, Ettore Riello – che premia Vinitaly. Un sistema che sostiene la crescita del comparto a partire dalla promozione della cultura del vino. Il nostro impegno è sempre stato super partes, perché come fiera sosteniamo da quasi mezzo secolo il sistema produttivo enologico nel suo complesso. Ed è quanto ci ha riconosciuto il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali assegnando a Veronafiere e Vinitaly la realizzazione e gestione del Padiglione del Vino per Expo Milano 2015″.
“A meno di un anno dall’inaugurazione dell’Expo 2015 di Milano, l’Italia del vino si trova di fronte a una nuova sfida: fare sistema attorno ad un progetto strategico che pone le basi per lo sviluppo del settore nei prossimi anni – evidenzia Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere -. Sarà questa la chiave di volta per il successo della manifestazione e delle esportazioni nel prossimo futuro. L’Expo 2015 è una grande occasione per rilanciare la sfida sui mercati internazionali e per mantenere quella leadership che vecchi e nuovi competitor vorrebbero intaccare”.
“Nelle nostre bottiglie ci sono una storia millenaria, cultura e tradizioni che ci hanno portato a coltivare la vite a qualsiasi latitudine e a volte contro ogni logica economica. In questo sta il valore aggiunto del vino italiano, che arricchisce l’eccellenza qualitativa raggiunta grazie al grande lavoro fatto in vigna e in cantina negli ultimi 40 anni. Per questo, dal punto di vista operativo il Padiglione del Vino non sarà una fiera, ma un sistema di promozione globale, che partirà dai territori di produzione. Il progetto, condiviso dal Comitato scientifico istituito dal ministro per le politiche agricole come luogo di incontro e sintesi delle varie componenti della filiera, è già in fase avanzata di elaborazione”, conclude il direttore Mantovani.