Una terza edizione, quella di Tipici dei Parchi, presentata anche a Pescara, nella sede della Regione Abruzzo che riserva sorprese per i visitatori ma soprattutto per gli espositori. “A Milano coloro che sceglieranno il nostro spazio avranno la possibilità di organizzare degustazioni dei loro prodotti ma anche di venderli direttamente. Un’occasione unica per far conoscere, a migliaia di persone, i “piccoli” tesori del nostro agro-alimentare….” Così dichiara Roberto Di Vincenzo, coordinatore di Tipici dei Parchi. Per tutti gli abruzzesi il primo appuntamento è il 2 maggio a Milano dove “Casa Abruzzo”, la vetrina della Regione a Expò 2015, incontrerà Tipici dei Parchi nel PAD S01 per mettere a fuoco il rafforzamento della costruzione della rete di promozione del territorio abruzzese.
Sempre il 2 maggio a Tipici dei Parchi si parlerà del “Progetto APE” (Appennino Parco d’Europa) con il Vice Presidente della Giunta Regionale d’Abruzzo, Giovanni Lolli, e con il Presidente di Federparchi, Fabio Renzi. La terza edizione di Tipici a L’Aquila, sarà infatti uno degli eventi nazionali del progetto.
Un’ulteriore nota positiva sul settore del food in Abruzzo viene dalle dichiarazioni di Rossano Di Giovacchino, Direttore Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo,che ha affermato,dati alla mano, come ci sia stata un’evoluzione in positivo dell’import/export dei prodotti abruzzesi che “ nel 1991 segnava un saldo negativo di 90 milioni di euro e nel 2014 un saldo positivo di 204 milioni nello stesso periodo l’incidenza del comparto agroalimentare sulle esportazioni totali dell’Abruzzo è cresciuta dal 2,78% del 1991 al 6,67% del 2014. “
Altra novità, che riguarda soprattutto Tipici dei Parchi a L’Aquila, è l’internazionalizzazione dei prodotti agroalimentari dei Parchi d’Italia. Importatori, buyers di catene gourmet provenienti da diversi Paesi Europei incontreranno le aziende italiane per stabilire relazioni commerciali e importare prodotti. L’export agroalimentare è la più importante possibilità di crescita per le imprese italiane e l’Europa è, in questo senso, uno dei mercati più interessanti. Ma la sfida è trovare una distribuzione adatta alla natura dei nostri prodotti coniugate alle esigenze del mercato.