Alcuni hanno scene naïf sulle pareti di case, edifici, piazze, altri decori che raccontano il territorio, scene di costume, identità tirate fuori dal passato, dal folclore, da fatti realmente accaduti nei borghi e nei centri dell’entroterra abruzzese: come Treglio, nel Chietino e Azzinano di Tossicia e Casoli di Atri nel Teramano. Sono i Paesi dipinti, su cui l’ultimo Consiglio regionale si è espresso, approvando il progetto di legge ad hoc per borghi abruzzesi arricchiti dai murali. “Desidero ringraziare l’intero Consiglio regionale per aver approvato, con voto unanime, il Progetto di legge sul “Riconoscimento di Treglio quale paese dell’Affresco e di Azzinano di Tossicia e Casoli di Atri quali Paesi Dipinti. Si tratta di borghi spesso di piccole dimensioni trasformati dai colori degli artisti in veri e propri musei a cielo aperto”. Lo ha dichiarato l’assessore al Lavoro e all’Istruzione Paolo Gatti dopo l’approvazione sancita dal Consiglio regionale dell’emendamento sui “Paesi Dipinti”.
L’originario Progetto di legge prevedeva il riconoscimento di “Paese dell’Affresco” esclusivamente al Comune di Treglio, nel rispetto dell’art. 8 comma 1 dello Statuto regionale, non comportando oneri a carico del bilancio regionale. L’emendamento proposto da Paolo Gatti e sottoscritto dai consiglieri regionali Emiliano Di Matteo, Claudio Ruffini, Ricardo Chiavaroli, Antonio Menna, Cesare D’Alessandro e dal presidente della V Commissione, Nicoletta Verì, ha previsto, invece, di valorizzare, documentare e promuovere l’arte della pittura parietale sull’intero territorio regionale e di insignire del riconoscimento istituzionale Treglio quale “Paese dell’Affresco”, Azzinano di Tossicia e Casoli di Atri quali “Paesi Dipinti”.
Ottimo intervento legislativo. Da operatore turistico confermo l’efficacia quale prodotto turistico dei borghi dipinti. Costituisce una motivazione a visitarli, che non ci sarebbe altrimenti. Poi efficace anche il fatto che ogni paese ha scelto un tema di fondo.