Ha aperto i battenti presso l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone, a Sulmona, la mostra itinerante, partita da Lanciano, “Oltre Caravaggio. Pittura del Seicento in Abruzzo, tra Roma e Napoli”, a cura di Lucia Arbace, nella quale vengono esposti per la prima volta i capolavori provenienti dalle prestigiose collezioni d’arte: la Cappelli e la Dragonetti De Torres, un tempo esibiti nei sontuosi palazzi aquilani, assieme ad altre testimonianze di un secolo complesso che ha stimolato eccezionali committenze artistiche anche in Abruzzo.Si potrebbero considerare i mai visti perché, su un totale di circa quaranta tele, soltanto alcuni dipinti della raccolta Cappelli erano collocati fino al sisma del 2009 nel Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila, accanto ad opere seicentesche provenienti dal territorio. Riparati i danni del terremoto, tutte queste opere ora possono essere apprezzate meglio, dopo accurati restauri, come quelli che hanno riguardato le due tele di Giacinto Brandi, ora incardinate nella mostra.
Escono dai depositi anche alcune novità assolute, come il San Pietro Martire, per il quale gli specialisti stanno valutando una possibile attribuzione a Guercino, e lo straordinario Cristo benedicente, importante inedito di Massimo Stanzione. Spiccano inoltre la delicata ed elegantissima Adorazione dei pastori di Bernardo Cavallino, alcune opere dei principali caravaggeschi, tra cui il belga Louis Finson, nonché dipinti di Francesco Solimena e dell’ambito di Luca Giordano, protagonisti della scena artistica napoletana. Non manca infine un omaggio al grande Mattia Preti, nel 400° anniversario della nascita, che si è celebrato con mostre internazionali le quali hanno esibito anche alcuni capolavori in prestito dalla Soprintendenza BSAE dell’Abruzzo. Conclusasi quella a Malta, sono proposte in mostra i due dipinti appena rientrati, collocati a lato del maestoso Giobbe nel letamaio, pendant del Martirio di San Bartolomeo attualmente esposto a Venaria Reale.
La mostra, che resterà aperta fino al 30 settembre prossimo, è stata realizzata dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell’Abruzzo, con il contributo del Rotary Club di Sulmona.