Un monitoraggio attento delle coltivazioni, un lavoro di squadra e la possibilità di accedere a finanziamenti. Dopo la terribile annata dell’olivicoltura, che ha visto un drastico ridimensionamento della produzione tra il 65 e l’80% per i danni provocati dalla mosca olearia, l’Abruzzo è pronto a ripartire e a trovare nuove energie per risollevare un settore che rappresenta una risorsa fondamentale dell’economia agricola regionale. Lo hanno ribadito i relatori del convegno “Olivicoltura, ripartire dopo un anno difficile“” che si è tenuto al frantoio Montecchia di Morro d’Oro (TE), su iniziativa del titolare, Gennaro Montecchia e la collaborazione dell’Istituto Di Polla-Rozzi di Teramo, con il patrocinio della Regione Abruzzo e del Comune di Morro d’Oro e valido per crediti formativi per agronomi, forestali, periti agrari e agrotecnici.
I lavori
Il convegno, aperto dai saluti del sindaco di Morro D’Oro, Michele Poliandri, ha registrato la partecipazione di oltre duecento persone tra agronomi, coltivatori di olivo, produttori e studenti. Obiettivo puntato in primo luogo sulle previsioni per il 2015, impossibili per il momento visto che si dovranno attendere i mesi di aprile e maggio e molto dipenderà dalle condizioni climatiche. Più farà freddo, hanno ribadito gli esperti, maggiori saranno le probabilità che il parassita muoia. Luciano Pollastri, agronomo dell’Assessorato regionale all’Agricoltura e Domenico D’Ascenzo, del Servizio fitosanitario regionale, hanno raccomandato un monitoraggio costante delle piante e dei campi, scoraggiando la sanificazione dei terreni troppo in anticipo, perché inutile. Fare squadra e provvedere a una tempestiva e corretta informazione sono stati i suggerimenti di Gennaro Montecchia.
Finanziamenti per il settore
L’assessore regionale all’Agricoltura, Dino Pepe, ha ricordato nel suo intervento che la produzione di olio rappresenta ancora oggi una risorsa per l’economia agricola abruzzese: “ Sono oltre 55.000 le aziende che coltivano olivo per un patrimonio di quasi 9 milioni di piante e una superficie di 42.689 ettari. Di queste aziende 13.236 sono in provincia di Teramo per una superficie olivetata di 7.790 che ha, dove è attiva la Dop Pretuziano delle Colline teramane, una delle tre Dop di olio abruzzese. Per il prossimo quinquennio il nuovo Piano di Sviluppo Rurale prevede cospicui finanziamenti per il settore, con particolare attenzione alla qualificazione del prodotto, al miglioramento della filiera e alla comunicazione”.
L’assessore ha inoltre annunciato che presto verrà attivata una pagina sul portale web della Regione dove tutti potranno trovare informazioni tecniche e news di settore. La pagina sarà interattiva per stimolare anche un confronto di idee e richieste. Una novità anche per gli studenti delle scuole agrarie regionali che potranno fare stage in Regione e seguire i lavori degli uffici per l’elaborazione e la stesura dei Piani di Sviluppo per l’Agricoltura.
Grande attenzione hanno suscitato i sistemi colturali ad alta densità di cui ha parlato Giuseppe Rutiliano di Agromillora Italia, proposte che potrebbero trovare sostegno nelle linee di finanziamento del PSR regionale, in particolare per gli interventi sulla struttura produttiva, per elevare la capacità di produzione delle aziende.
Accordo con la scuola
Nel corso dei lavori è stato ribadito quanto sia importante ripartire dalla formazione, da una scuola che esce dalle aule e porta gli studenti nelle aziende e nei campi per fondere teoria ed esperienza e trainare il settore verso il futuro. Per realizzare questo obiettivo è stato siglato un primo accordo tra Caterina Provvisiero, dirigente dell’Istituto Superiore Di Poppa – Rozzi, e Gennaro Montecchia che ha portato alla presenza di 40 studenti al convegno, ospiti del Frantoio Montecchia. Grazie al programma, che alterna scuola e lavoro, gli studenti dell’Istituto Agrario parteciperanno a convegni, attività di monitoraggio nei campi e saranno inseriti in un laboratorio di Panel Test per i consumatori.