“I soldi per l’Abruzzo sul nuovo Psr (piano di sviluppo rurale) 2014-2010 saranno tanti. Si tratta ancora di indiscrezioni, ma le premialità per la nostra regione, tra le prime per spesa comunitaria, faranno sentire il loro peso”. Lo ha anticipato l’assessore all’Agricoltura, Mauro Febbo, intervenuto a Pescara ai lavori della tavola rotonda “Oli dop primato di un paese di eccellenze”, nel corso della quale è stata presentata una guida, a cura di Federdop olio, sulla quale imparare a scoprire il sapore ed il valore dell’olio extravergine di oliva. Un prodotto dalle grandi qualità salutistiche ma ancora sottovalutate o poco conosciute dagli italiani. Secondo Febbo sarà proprio il nuovo il nuovo Piano di sviluppo rurale lo strumento adatto a “superare le lacune di una legislazione comunitaria sorda e cieca rispetto a certe problematiche”.
L’Abruzzo dell’olio non ha nulla da invidiare all’Abruzzo del vino, promozione a parte. Si tratta di due settori di eccellenza, la cui qualità viene riconosciuta a livello sia nazionale che internazionale. Ma i percorsi sono diversi e l’olio, perché abbia lo spazio e l’attenzione che merita, ha ancora strada da fare: “Alcune vittorie, sul piano normativo, per la tutela della tipicità siamo riusciti a coglierle, come quella sull’etichettatura, ma altro deve essere fatto e lo faremo utilizzando la leva della programmazione regionale, puntando sulla qualità”. Nonostante l’olio extra vergine abruzzese mostri dinamismo e si faccia apprezzare negli eventi più prestigiosi, resta ancora bassa la consapevolezza degli abruzzesi verso le grandi qualità di un prodotto tipico ed unico delle nostre colline. “Fino a due anni fa – ha precisato Febbo – il consumo interno non superava il 40 per cento. Lo abbiamo spinto al 50 e speriamo arrivi al 90 per cento ma è chiaro che i primi a dover apprezzare questo prodotto debbano essere proprio gli abruzzesi”.
In Italia la conoscenza del prodotto olio sono bassissime così com’è forte il peso della contraffazione dei marchi italiani. Ne hanno parlato il presidente Federdop Olio, Silvano Ferri, e il vice questore aggiunto del Corpo forestale dello Stato, Amedeo De Franceschi. Allo scopo di corroborare la consapevolezza del prodotto e arginare il fenomeno della frode, la Federdop ha dato alle stampe una guida nazionale, dedicata a tutti gli oli a denominazione di origine protetta. Una guida perché l’olio venga conosciuto e soprattutto perché la qualità dell’olio italiano e quella della Dop Aprutino Pescarese, trovi la dignità che gli si addice: “Una iniziativa a favore dei consumatori – ha precisato Ferri – La guida deve servire a garantire il consumatore nella opportunità di fare un acquisto giusto distinguendo tra qualità e prezzo. Quando parliamo di Dop parliamo di un prodotto intimamente legato al territorio. Il marchio dop è un marchio di sicurezza alimentare – avvisa De Franceschi – e di ambiente sano. Il dop è l’unica garanzia di acquistare un prodotto sicuro”. La guida, che sarà distribuita ai livelli politico-decisionali del Governo, oltre ad elencare le caratteristiche organolettiche e storiche delle dop regionali, contiene anche consigli utili sulla conservazione, propone domande ricorrenti sull’uso dell’olio, specifica il ruolo dell’olfatto e dell’assaggio nella sua conoscenza e offre un decalogo per acquistare consapevolmente un olio Dop.