Quattordici sindaci del pescarese chiedono di annullare la delibera 870 del 2014 della Giunta regionale, provvedimento per chiedere al Ministero Politiche Agricole, nei limiti della disponibilità finanziaria nel Fondo di Solidarietà Nazionale, lo stato di calamità naturale per il settore agricolo dopo la drammatica stagione olivicola.
I primi cittadini parlano di un “vero e proprio atto discriminatorio poiché – spiegano – di fronte a un danno che oscilla tra il 65% e l’80% al sistema oleario, che coinvolge ben 61mila aziende agricole delle 67mila complessive e quindi tutto il territorio abruzzese, solo 19 dei 305 Comuni vengono ricompresi nella delibera: otto in provincia dell’Aquila e undici in provincia di Pescara, escludendo gli altri 100 della provincia dell’Aquila e gli altri 35 di Pescara e le intere provincie di Chieti e Teramo”.
“Questa è una offesa al mondo agricolo e quindi alla nostra gente che, nonostante la crisi economica e la crisi del settore, con immani sacrifici – proseguono – continua a tenere alto il nome dei prodotti alimentari abruzzesi; il mondo agricolo di questo lembo di terra, da sempre il più debole e indifeso, è quello che ne sta pagando, nuovamente, le conseguenze più gravi”. “Per questo lanciamo un appello affinché venga immediatamente attuato l’annullamento dell’atto e la conseguente revisione di questo documento che non dà alcun tipo di risposta nè alle aziende ricomprese nei territori individuati nè chiaramente al agli esclusi”, concludono. Il documento è sottoscritto dai sindaci di Alanno, Vincenzo De Melis, Brittoli, Domenico Velluto, Catignano, Enrico Valentini, Carpineto della Nora, Donatella Rosini, Cepagatti, Serena Rapattoni, Civitella Casanova, Marco D’Andrea, Corvara, Guido Di Persio Marganella, Cugnoli, Lanfranco Chiola, Farindola, Ilario Lacchetta, Montebello di Bertona, Venanzio Fidanza, Nocciano, Lorenzo Mucci, Rosciano, Alberto Secamiglio, Spoltore, Luciano Di Lorito, e Villa Celiera, Oreste Francesco Di Lorenzo. “Si aggiunge allo sconcerto il Sindaco di Popoli, Concezio Galli, che, pur non avendo un territorio ad alta vocazione agricola e quindi olivicola – si legge in una nota – esprime la sua solidarietà a tali Comuni”.
Al loro appello si è unito quello del presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco che ha scritto al governatore Luciano D’Alfonso e all’assessore alle Politiche Agricole Dino Pepe per chiedere di ampliare il numero dei Comuni del pescarese per i quali sono previsti gli indennizzi per l’annata nera dell’olio d’oliva. “Il 2014 è stato un anno critico per la produzione ovilicola regionale – ricorda Di Marco -, non solo a causa di condizioni meteo più che particolari, ma soprattutto per colpa del terribile parassita che ha attaccato le piante di olivo del territorio, danneggiando in maniera irreparabile i raccolti. Un dramma per la nostra regione, che ha così compromesso la qualità e la quantità di uno dei prodotti più apprezzati in Italia e all’estero dell‘agricoltura abruzzese. In questi giorni molti sindaci mi hanno contattato per chiedere di farmi portavoce delle loro istanze e, così, ho immediatamente inviato una lettera a D’Alfonso e Pepe per chiedere di ampliare la delimitazione territoriale contenuta nel provvedimento. Sono certo che la Regione non resterà impassibile di fronte alle richieste degli addetti di un settore così importante e di indubbia eccellenza e che studierà un percorso per poter attivare ulteriori attività istruttorie, per una diversa e più ampia mappatura dei comuni di questo territorio”.