Treglio è un piccolo borgo, di quelli che si incontrano sulla strada per città più grandi, come Lanciano, o borghi più frequentati, come San Vito. Ma in questo piccolo, ben distribuito e pittoresco paese da 16 anni un talento è diventato tradizione: la ruralità, riassunta in una manifestazione che ogni anno raduna migliaia e migliaia di persone, da tutto l’Abruzzo. Ci siamo stati anche noi, nel tardo pomeriggio, perché la domenica prometteva pioggia e per arrivare prima delle masse attese per degustazioni e assaggi serali.
Ci ha accolto lo striscione di benvenuto che apre un percorso fatto di vicoli, cantine, interni di case con camini al centro, ridotti di abitazioni dove si cucina, si frigge, si prepara, di condivide tutto ciò che l’autunno ha da offrire.
Saltano all’occhio i murales, che rendono la scoperta dell’evento ancora più “sorprendente”, Treglio vale la gita, anche fuori dai tanti eventi che la Pro Loco mette in campo durante tutto l’anno. Motori di “Borgo Rurale”è anche l’ UNPLI, oltre a dal Comune e dalla Pro Loco di Treglio, con il contributo di vari sponsor della provincia di Chieti, tra cui la Banca Popolare di Lanciano e Sulmona, oggi Banca Popolare dell’Emilia Romagna.
“Siamo davvero molto soddisfatti – dichiara a fuochi spendi Pasquale Doris, presidente dell’associazione Pro Loco di Treglio – della perfetta riuscita di un’iniziativa ormai consolidata nel tempo. Colgo l’occasione per ringraziare tutti quanti hanno lavorato per accogliere i numerosissimi visitatori che, ancora una volta, hanno scelto il nostro paese per degustare i prodotti della nostra terra”. Poi, con un pizzico di ironia, aggiunge: “L’anno prossimo Borgo Rurale spegnerà la diciassettesima candelina e, a dispetto di ciò che si potrebbe pensare, noi sappiamo che la diciassettesima sarà sicuramente l’edizione più fortunata”.
In due giornate le cantine aperte sono state venti cantine con la degustazione del vino e dell’olio novelli e dei piatti tipici della Frentania.
In giro per il centro non ci sono solo spazi dove mangiare, ma in piazza, proprio accanto alla chiesa, c’è un palco da cui arriva musica popolare, anche la pizzica, oltre a quella regionale, grazie all’associazione culturale “Arena 7”: si sono esibiti il cantautore Gae Campana, il notissimo gruppo “Terre del sud” tante altre band di diversa provenienza e genere musicale.
Il format funziona: vino, castagne, salumi, crespelle, panini con il guanciale, la ventricina, la pancetta, tutto a prezzi popolari, per assaggiatori raminghi, ma per quelli più organizzati all’ingresso c’è la sacca con bicchiere gadget.
Si gira, si chiede, si compra, si assaggia e si salut anche, quando uno degli obiettivi di AbruzzoLive che da quattro anni riprende in streaming l’evento ti capita davanti. Poi, tra le novità di quest’anno c’è
anche uno stand dei cibi “Gluten Free” a cura dell’azienda “La Fabbrica della Pasta” di Napoli e il servizio Baby Parking attivato dalla ludoteca “La Farfalla Nicolga” di Treglio rivolto alle famiglie con bambini, per non trascinare i bambini fra un vicolo e l’altro. Fra le vie riprendono vita pratiche antiche, ci sono anche gli artigiani che con l’enogastronomia non hanno un coinvolgimento diretto, e poi ci sono le cantine del territorio, pronte a mescere i propri novelli per un brindisi all’autunno e scaccia pioggia che nel pomeriggio di domenica ha solo attutito per un po’ la festa el borgo, pronta per una nuova edizione.