Ad esprimere il desiderio che anche Pescara ospitasse un ricordo del padre è stato lui stesso Francesco De Gregori,che ci ha vissuto fino all’età di 10 anni. Il padre Giorgio lavorava come sovrintendente bibliotecario per l’Abruzzo e il Molise presso il Palazzo della Provincia, il luogo in cui domani, 26 settembre, dalle 10.30, si terrà la seconda parte del convegno “In ricordo di Giorgio De Gregori” presso la sala Tinozzi (la prima parte è in programma oggi a Roma). A seguire l’incontro domani ci sarà anche il cantautore romano insieme al fratello gemello, Luigi. Sarà l’occasione non solo per ricordare la figura di Giorgio De Gregori ma anche per analizzare il presente e il futuro delle biblioteche abruzzesi alla presenza di nomi e personaggi di rilevanza nazionale, tra i quali la direttrice della Biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma, Simonetta Buttà.
“Per la prima volta le quattro biblioteche provinciali abruzzesi avranno l’opportunità di confrontarsi pubblicamente”, ha fatto notare Enzo Fimiani, direttore della “d’Annunzio” e promotore di questa iniziativa. “Il convegno sarà l’occasione non solo per parlare di De Gregori ma anche per esaminare il presente e ipotizzare il futuro delle biblioteche, che deve passare attraverso il coordinamento di queste strutture”. A Pescara interverrà anche Tito Viola, presidente dell’Associazione Italiana Biblioteche Abruzzo, e sarà presentata l’opera vincitrice del Premio De Gregori 2011.
“Per noi questo convegno è particolarmente importante – ha affermato il presidente della Provincia Guerino Testa- perché avremo non solo l’opportunità di evidenziare l’importanza del lavoro svolto da De Gregori e la sua lungimiranza nel settore ma annunceremo ufficialmente la riapertura del deposito della biblioteca provinciale “d’Annunzio”, dove sono in corso i lavori di messa in sicurezza, attesi da decenni e promossi da questa amministrazione”.
Anche Fabrizio Rapposelli, vice presidente della Provincia e assessore alla Cultura, ha sottolineato con forza le opere promosse dall’ente, partendo dai lavori in corso nel deposito della biblioteca per finire con gli interventi nelle scuole superiori “. Sia Testa che Rapposelli hanno fatto notare che la Provincia si è trovata costretta a chiudere il magazzino, impedendo ai circa centomila frequentatori annuali l’utilizzo di una parte dei 250mila volumi di proprietà della biblioteca. “Abbiamo dovuto farlo – hanno detto – per garantire la sicurezza di tutti e consentire un intervento fondamentale, sempre rinviato da chi ci ha preceduti”. Tra l’altro a Pescara esiste anche una biblioteca per ragazzi, rinnovata di recente e trasferita negli spazi di Palazzo dei marmi”.