Il miele prodotto nel Parco della Majella è di ottima qualità. E’ quanto ribadisce una ricerca svolta con la collaborazione dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, del Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università degli Studi di Teramo e dell’Istituto sull’Inquinamento atmosferico del CNR, nonché di alcuni apicoltori del Parco. I risultati dello studio saranno al centro di un workshop che si terrà venerdì prossimo, 18 ottobre, alle 9, presso la sede del Parco, in vai Badia, a Sulmona, sul tema “Ricerca applicata in apicoltura per la tutela dell’ambiente e la valorizzazione delle produzioni “.
La ricerca “Biomonitoraggio ambientale attraverso lo studio dei mieli e dei pollini prodotti nel Parco Nazionale della Majella”, ha avuto il triplice obiettivo di: valutare il livello di inquinamento ambientale all’interno dell’area protetta, monitorare lo stato di salute degli alveari, caratterizzare i mieli prodotti nel territorio.
Per l’indagine, centinaia di campioni di diversa matrice (api, miele, polline e residui vegetali) sono stati sottoposti ad analisi melisso-palinologiche, organolettiche, chimiche, biomolecolari e patologiche. Nell’ambito del progetto, sono stati anche misurati i livelli di radioattività nell’ambiente. I risultati dimostrano il grande valore del miele prodotto nel Parco, dovuto all’eccezionale ricchezza del patrimonio naturale ed alla pressoché totale assenza di inquinamento.
Nel corso dell’evento che si svilupperà in due sessioni, i numerosi interventi approfondiranno le tematiche relative all’apicoltura biologica, al biomonitoraggio ambientale, alla caratterizzazione ed etichettatura dei mieli, nonché alle patologie apistiche. Nell’occasione verrà inoltre illustrata la nuova legge regionale sull’apicoltura.