Esperienza spirituale e naturalistica per costruire una stretta relazione con se stessi, ma anche strumento per promuovere la conoscenza e la valorizzazione del territorio. In questi aspetti è racchiusa l’importanza del ‘cammino’, un viaggio lento, a piedi o in bicicletta, che coinvolge milioni di persone nel mondo, desiderose di confrontarsi con una prova fisica, ascoltare la propria voce interiore e andare alla scoperta di luoghi e culture. Il tema è stato analizzato in un incontro a Palazzo Tilli di Casoli (Chieti) dedicato alla figura di Margherita d’Austria, figlia illegittima dell’imperatore Carlo V. La nobildonna fu due volte duchessa in Italia, sposò in prime nozze Alessandro de’ Medici e in seguito Ottavio Farnese. Appassionata di musica e arte, fece costruire, tra le varie opere, Palazzo Farnese a Ortona, città in cui morì a 64 anni prima di vederlo completato.
Al dibattito hanno partecipato Antonella Allegrino, proprietaria della dimora storica, Franco Cespa e Francesco Bernabeo, dell’associazione “La Storia in cammino”, Giulia Alberico autrice de “La signora delle Fiandre” e Anna Michetti, curatrice de “Il Cammino della Memoria” di Palazzo Tilli. Un saluto al pubblico presente è stato rivolto dal sindaco Massimo Tiberini e dal vicesindaco Barbara Di Lauro.
Nella prima parte dell’incontro Cespa e Bernabeo hanno illustrato il progetto “Il Cammino di Margherita. Sotto il cielo degli Asburgo”, che partirà il 10 settembre prossimo e che ripercorrerà le vie utilizzate dalla nobildonna, unendo tutti i casati e i feudi a lei appartenuti o ereditati, da Napoli fino ad arrivare a Oudenaarde, in Belgio. Poi, Giulia Alberico ha presentato il suo libro, ricostruendo la storia e le vicende di Margherita.
“È stato un incontro molto interessante, che ha richiamato persone appassionate di storia e letteratura e interessate all’esperienza del cammino – ha affermato Antonella– Ci auguriamo che Casoli colga questa occasione e entri a fare parte della rete dei 53 comuni che hanno già aderito all’iniziativa”.
Franco Cespa ha illustrato le caratteristiche del ‘cammino’ che sarà di circa 6 mila chilometri e che potrà essere percorso a piedi o in bici. “Verrà diviso in tappe e ci saranno tanti eventi all’interno dei Comuni firmatari del protocollo d’intesa – ha spiegato- Potrà essere l’occasione anche di coinvolgere i giovani e far conoscere loro vicende storiche del territorio di appartenenza, che non sono state ancora approfondite. Abbiamo intenzione di portare nelle scuole alcuni attori che hanno ricostruito parte della vita di Margherita d’Austria e che coinvolgeranno i ragazzi in un’esperienza teatrale”.
Francesco Bernabeo ha sottolineato il valore del ‘cammino’ quale strumento di promozione di un territorio sotto il profilo turistico ed economico: “Se grazie al progetto riusciremo a portare in un anno cinquemila o diecimila camminatori nei luoghi che aderiscono all’iniziativa, le attività commerciali e ricettive ubicate nel territorio ne potranno beneficiare”, ha affermato.
Presentando il libro “la Signora delle Fiandre”, Giulia Alberico ha esordito spiegando la scelta della protagonista: “Ho deciso di partire dagli ultimi due mesi di vita di Margherita d’Austria, in modo che lei potesse, nelle notti insonni e parlando in prima persona, fare un bilancio della propria vita andando dal presente al passato. Ho voluto parlare di lei perché è stata una donna importante ed europea, cocciuta e testarda. Ha avuto una vita avventurosa, ma non felice, ma è stata consapevole della sua personalità. Per nove anni ha fatto la governatrice dei Paesi Bassi, anni in cui era esplosa la spaccatura tra i cattolici e i luterani. Ha saputo agire dando prova di essere anche una grande protagonista politica”.
Ha concluso l’incontro Anna Michetti con un intervento sull’importanza dell’esperienza del ‘cammino’. “Da tempo Palazzo Tilli ha abbracciato questo tema e, legando strettamente la propria storia a quella del borgo di Casoli, ha ideato un proprio progetto, intitolato: ‘Il cammino della memoria’, dedicato all’Internamento e alla drammatica esperienza vissuta dal borgo durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale – ha sottolineato – Nel tracciare il percorso del ‘nostro’ cammino, abbiamo ascoltato gli stimoli che l’amministrazione comunale ci offriva, avendo evidenziato nel corso di alcuni anni e con diverse soluzioni, alcuni luoghi di Casoli che sono importanti come riferimenti del Campo d’Internamento e che hanno costituto un vero e proprio memoriale a cielo aperto. Abbiamo sentito un intimo legame con gli argomenti trattati nell’incontro, per quanto le epoche siano diverse e lontane tra loro, e con grande piacere e vivo interesse abbiamo inserito questo evento nella nostra ormai consueta rassegna ‘Sere d’estate a Palazzo Tilli’”.