Il Montepulciano d’Abruzzo doc “Santinumi“ Terra dei Vestini riserva 2008 prodotto da Marchesi de’ Cordano (Loreto Aprutino) è classificato con 92 punti su 100 da Wine Spectator.
E’ il punteggio più alto ottenuto dalle cantine abruzzesi (Collefrisio, Illuminati, Talamonti, Bosco) recensite quest’anno dalla rivista americana considerata in assoluto la più autorevole nel mondo del vino. Nella stessa lista il punteggio successivo, 89/100, resta appannaggio della cantina della famiglia D’Onofrio e premia altri due rossi della casa: i Montepulciano d’Abruzzo doc Aida 2010 e Trinità 2006 .
La valutazione del “Santinumi” riserva, sottozona di montepulciano d’Abruzzo e massima espressione enologica del territorio vestino da cui trae origine e forza, è uguale o solo di 1 punto inferiore ai vari Brunello di Montalcino recensiti da Wine Spectator.
“E’ la conferma delle straordinarie qualità del Montepulciano d’Abruzzo, vitigno legato come pochi altri in maniera indissolubile al suo territorio” afferma il titolare Francesco D’Onofrio “La scelta di Loreto Aprutino e del suo paesaggio antico e quasi mistico dà forza alla nostra ambizione di produrre vini di potenza e longevità straordinarie tra i quali il Montepulciano”.
Un vino per accompagnare i piatti della cucina abruzzese
Santinumi è un rosso dal tannino vellutato, complesso e in continua evoluzione, caldo, equilibrato, esaltato dalle note speziate date dalla barrique. Il colore rosso rubino, le note fruttate e floreali che ricordano i piccoli frutti di bosco, i fiori rossi secchi e la marasca, lo rendono perfetto accompagnamento ai prodotti della cucina abruzzese, agnello porchettato e pecorino stagionato 18 mesi.
“Un ottimo risultato per noi” confermano da Marchesi de’ Cordano, “superiore ai precedenti conquistati negli anni dalla selettiva bibbia destinata a ristoratori e distributori Usa”.
In vendita a 90 dollari sulla tavola dei ristoranti a stelle e strisce, il Santinumi è una presenza costante nei ratings stilati annualmente dalla rivista newyorkese (90/100 fino allo scorso anno) e rappresenta il top di gamma della cantina dei D’Onofrio, originari del Chietino e in espansione nell’entroterra pescarese con l’apertura due anni fa della innovativa cantina in contrada Cordano (tra Catignano e Loreto) e l’obiettivo di bissare l’eccellenza raggiunta con i vini prodotti a Villamagna.
“E’ una grande soddisfazione” commenta D’Onofrio “sapere che i vini recensiti sono richiesti da Wine Spectator agli stessi importatori americani. Non sono le aziende a spedirli come per altre guide, si tratta dunque di valutazioni altamente credibili”.
Il mercato americano
Quello americano rappresenta da tempo un mercato di riferimento per Marchesi de’ Cordano, che negli Stati Uniti esporta oltre il 50% del Montepulciano d’Abruzzo prodotto, 60mila bottiglie all’anno.
“Per la nostra azienda è stato motivo di crescita da dieci anni a questa parte” rivela Francesco D’Onofrio. “Oltre agli Usa esportiamo prevalentemente in Canada, e in Europa siamo consolidati nel mercato tedesco. Grazie all’innovativa tecnica dell’iperriduzione abbiamo iniziato ad esportare anche i nostri bianchi autoctoni, trebbiano, cococciola, pecorino, passerina e il blasonato pinot grigio”.
L’azienda agricola Marchesi de’ Cordano presenta una produzione articolata che ruota intorno ad un concetto fondamentale: fare vino di qualità. Riconoscibilità del vitigno, equilibrio e bevibilità sono le caratteristiche che rendono i vini Marchesi de’ Cordano unici e in grado di incontrare il gusto dei palati più esigenti.
Le bollicine del Santagiusta
Quest’anno l’azienda ha lanciato il primo spumante abruzzese metodo classico a base di pinot nero coltivato nei vigneti in quota a Goriano Valli ( parco del Sirente). Le raffinate e persistenti bollicine del Santagiusta brut metodo classico – blanc de noir, spumante di territorio, 100% Abruzzo, ottimo a tutto pasto – possono dirsi a buon diritto la rivelazione enologica dell’annata in corso e rappresentano la prima espressione del Progetto Santagiusta Vini di Montagna intrapreso da Marchesi de’ Cordano nei vigneti di Adriana Tronca. Il progetto per la sua originalità è già stato premiato lo scorso anno al PescaraAbruzzoWine dell’Ais Associazione Italiana Sommelier Abruzzo.