Iridato e nobile Lu Carrature d’Ore 2015. Ieri al Grand’Hotel di Montesilvano la conclusione della kermesse culinaria dei cuochi abruzzesi, anche la più attesa dai cuochi abruzzesi che rispondono da tutti i territori sfoderando ricette e ingredienti a km zero. Frederik Lasso l’ha conquistata con un’ironico piatto a base di pesce: Carta, penna e calamaio dentro cui c’erano consistenze, lavoro e creatività affinate in luoghi romitiani, arriva dal Reale di Castel di Sangro.
Giovane, comunque, l’edizione 2015. Che ha chiamato a raccolta la categoria: la prima da neo presidente dell’Associazione provinciale Cuochi di Pescara per Narciso Cicchitti; un piacevole ritorno per i riconfermati vertici regionali quali Andrea Di Felice di nuovo presidente dell’Unione Cuochi d’Abruzzo e per Lorenzo Pace, segretario regionale, nonché motore instancabile della gara che si è svolta in due giorni fra le cucine dell’Ipssar De Cecco e quelle del Grand’Hotel dove ha lavorato la brigata guidata da Mario Rabottini, Michele Ottalevi e tanti altri nomi della categoria per il gala culinario. Qualificatissima la giurina, dominata dalla presenza dei cuochi di Qualità Abruzzo e da membri del direttivo del Concorso che sono stati esigenti sia sugli ingredienti che sull’impiattamento, sul lavoro che accompagna la creazione di una ricetta, dai fornelli fino alla tavola a cui essa è diretta.
Torniamo ai premi. Al Baccala spumeggiante di Gianni Dezio, giovane chef del ristorante Tosto di Atri, il secondo posto, arriva dalla scuola di Romito anche lui!
Bronzo al tortello di Daniele D’Alberto, cuoco pescarese sfornato dall’Alberghiero, ma dal bel palma res di esperienze in brigata fra cui quelle con Vissani e Cedroni.
Bocconotto d’ore a Martino De Cata e al suo Birrotto e poi tanti piatti celebrativi per la professionalità, per il centerba Toro, premio speciale di uno sponsor che da sempre accompagna e ispira i piatti de Lu Carrature, abbracci , benemerenze e strette di mano per la categoria che ha alle spalle un cammino di faticosa unione, hanno ribadito tutte le voci rappresentative, ma che ha davanti un percorso fatto di traguardi importanti, a partire dall’Expo, a finire, nel 2016, ai campionati mondiali di cucina che li vedrà impegnati ad Erfurt in Germania nell’autunno del 2016, fuori porta.
“Un concorso che per noi cuochi è il momento per raccontare la propria idea di cucina – così Narciso Cicchitti, presentatore insider della serata affiancato dalla giornalista Cristina Mosca di C come Magazine – Si è fatto un grande lavoro per dare voce a tutti, per rappresentare la cucina della tradizione e delle eccellenze abruzzesi e portarla nel mondo, ora dobbiamo continuare su questa strada”.
“Sono 25 anni tutti importanti – ha aggiunto Lorenzo Pace – questo concorso è nato per raccontare ruoli di cuochi che non erano fashion come oggi. Prima quelli che oggi sono gli chef che lavorano davanti alle telecamere, stavano nel basso delle cucine, non venivano mostrati. Lu Carrature ha cominciato a farlo, ed è stato un bene, perché la cultura di un posto si racconta anche attraverso ciò che ci si mangia e chi mette insieme gli ingredienti”.
I cuochi decani presenti hanno potuto confermare che era così e che oggi la categoria va altrove: “Bisogna usare in giuste dosi tradizioni e innovazione – dice il presidente Di Felice – abbiamo una regione da raccontare e talenti da fare emergere. Le occasioni devono essere quelle buone”.
Gossip culinario sulla cena celebrativa: ciaudella; ravioli di vitello tonnato e poi cappelletti di gallina e galletto con funghi e piselli; lonza di maiale con composta di mele e patate e puntarelle; interpretazione di pizza doce con spugna di centerba Toro.