TERAMO – Il Dop Pretuziano delle Colline Teramane Bio fa il “bis”. Il Gambero Rosso, per la seconda volta in pochi mesi, gli ha assegnato un prestigioso riconoscimento annoverandolo tra i migliori extravergine 100% qualità italiana. L’olio biologico dell’azienda agricola Cerulli Spinozzi ha ricevuto infatti le ‘Tre Foglie’ nell’edizione 2013 della Guida ‘Oli d’Italia’. Si tratta del massimo riconoscimento riservato agli ‘oli eccellenti’ che hanno raggiunto un punteggio di oltre 90 su 100 nelle selezioni tecniche degli esperti del marchio.
“Un olio accattivante – si legge nella recensione della guida curata da Stefano Polacchi e uscita a marzo – caratterizzato da un’eleganza complessiva che lascia il segno”. Tra i punti di forza del Dop Pretuziano Colline Teramane Bio, ci sono “il fruttato gradevolissimo” e le “percezioni nasali, tornano infatti le erbe officinali e i toni speziati arricchiti da richiami di frutta”.
Sono oltre 580 gli extravergine recensiti quest’anno dal Gambero (394 le aziende italiane), appena 183 quelli ritenuti ‘eccellenza assoluta’ e dunque meritevoli delle ‘Tre Foglie’. Di questi, 15 quelli provenienti dall’Abruzzo (sesta regione italiana, prima la Toscana con 31 ‘Tre foglie’), due nella provincia di Teramo.
E’ il secondo riconoscimento in pochi mesi assegnato dal Gambero alla tenuta teramana Cerulli Spinozzi di Canzano. Ad ottobre, l’azienda agricola era stata infatti inclusa dal marchio italiano in ‘Sua Eccellenza 2012’, la guida alle migliori realtà dell’agroalimentare ‘made in Italy’ pubblicata in occasione del 25esimo anniversario della holding.
“Un altro premio alla qualità dei nostri prodotti biologici”, commenta il titolare dell’azienda Enrico Cerulli Irelli, “il percorso di valorizzazione del nostro uliveto è iniziato nel 2009, abbiamo scelto la produzione bio e abbiamo aderito al disciplinare della Dop Pretuziano delle Colline Teramane. Oggi – chiude Cerulli Irelli – dopo quattro anni, anche a livello nazionale arrivano i frutti di quest’impegno sul territorio. Merito va alla squadra della mia azienda agricola e al tecnico che ha curato il progetto di valorizzazione del nostro olio, Marcella Cipriani”.