Annunciato una settimana fa, ora uno spot ne veicolerà significato, scopi e informazioni: sarà un museo che dagli occhi attiva le papille gustative e la memoria di tutto il territorio. Servirà a questo l’idea avuta dalla Giunta provinciale di Pescara, su proposta dell’Assessorato allo Sviluppo Territoriale e Agricoltura, quella di veder nascere il primo Museo dei Gusti delle Terre Pescaresi.
Un progetto presentato pochi giorni fa, riassunto nel video che vedete, del quale abbiamo ispirato i testi (grazie all’assessore provinciale Angelo D’Ottavio che ce lo ha espressamente chiesto) e che è destinato a fare passi importanti nei prossimi mesi, perché l’idea porta avanti un’interessante laboratorio fatto di sinergie, collaborazioni, cordate in nome della qualità.
Costola del Museo delle Genti d’Abruzzo, questa particolare sezione nasce grazie ad un finanziamento della Regione Abruzzo, sollecitato dal Vice Presidente Alfredo Castiglione ed è stato elaborato dalla Fondazione Museo Genti d’Abruzzo che lo presenta oggi alla stampa e alla comunità. Il MUSEO dei GUSTI occuperà una superfice di 228 mq al piano terra, articolati in 4 locali dotati di 4 accessi fronte strada e i lavori, che comprendono, oltre alla realizzazione di servizi annessi al MUSEO dei Gusti, la realizzazione di vetrine espositive, banconi, attrezzature varie, termineranno a Novembre.
Il Museo articolerà tutta la sua attività in sinergia con soggetti che studiano, promuovono e rilevano la conoscenza e l’iudentità enogastronomica abruzzese, come AIS, RES TIPICA, Terre Pescaresi, MTV, Slow Food, DOP aprutino pescarese.
“Un progetto importante per lo sviluppo del territorio e della qualità – dice Angelo D’Ottavio, assessore provinciale allo Sviluppo del Territorio – L’idea nasce due anni fa e prende corpo e vita, grazie al finanziamento di circa 100.000,00 € concesso dal Vice presidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, destinato a rafforzare il matrimonio tra arte, cultura, storia e produzioni eno-gastronomiche di qualità. Il progetto, realizzato dall’Arch. Nino Catani per la Fondazione Genti d’Abruzzo, prevede la realizzazione della vetrina dei prodotti tipici delle Terre Pescaresi, nei locali al piano terra, fino ad oggi destinati a spazio arte per mostre temporanee, inoltre, in forza della convenzione che sarà sottoscritta questa mattina, tra i partner del progetto, la fondazione metterà a disposizione l’ampia sala funzionale “Giovanni Favetta” posta la primo piano del Museo, destinata a ospitare eventi tematici come piccole sagre e feste tradizionali, in cui il cibo venga legato alla ritualità ed ai cicli calendariali della terra e delle attività dell’uomo. Oggi firmiamo un protocollo d’intesa per la sostenibilità economica del progetto nel tempo perché il museo diventi solido. Non è importante infatti che la Provincia abbia fatto partire con la Regione questo progetto, è importante che la Fondazione possa farlo crescere ancora e continuare a vivere. Perché è un museo che si collega a soggetti in grado di rappresentare il territorio”.
“Il programma di governo della Giunta Testa prevedeva una serie di azioni di valorizzazioni delle tipicità locali e, nonostante le difficoltà economiche di questo periodo – aggiunge D’Ottavio – grazie alla collaborazione tra enti e altri soggetti, siamo riusciti a dare vita a questo luogo che potrà supportare, le produzioni tipiche locali, nella loro azione di marketing e di promozione”. Il prossimo passo sarà l’attivazione di apposita convenzione con l’agenzia di sviluppo locale Terre Pescaresi che si occuperà, grazie a finanziamenti propri, di realizzare la carta di qualità delle produzioni tipiche locali, d’intesa con Slow Food, AIS, DOP aprutino/pescarese e altri partner. In vista anche un marchio, la vendita online dei prodotti, sinergie, altre, per crescere oltre i confini provinciali.
“Il Museo sarà il garante della genuinità dei prodotti non solo enogastronomici, ma della tradizione anche artigianale prodotti da secoli in Abruzzo – dice il presidente della Fondazione Genti d’Abruzzo Giulio De Collibus – Sull’enogastronomia: il Museo pubblicherà presto un quaderno in cui saranno indicate informazioni provenienti da un archivio spagnolo sulla commercializzazione dell’olio che partiva dal porto di Pescara per il resto d’Italia nel Cinquecento. Da molti secoli l’Abruzzo esportava fuori regione uno dei suoi prodotti migliori, sarà una chicca interessante proporlo. L’enogastronomia non può essere scissa dall’aspetto culturale del territorio: parlando della qualità dei vini, non possiamo dimenticare territorio, monumenti e storia da cui arrivano. Il nostro museo dovrà svolgere anche la funzione di legare i prodotti enogastronomici alla valorizzazione etnoculturale del territorio da cui provengono. Alla politica va detto che servono altri spazi, la politica dovrà prendere contatti e fare pressioni sul Ministero della Difesa, ad esempio, per liberare i locali del Genio Militare dove il Museo delle Genti potrebbe continuare a crescere”.
Oggi la firma della convenzione: “Il passaggio di oggi è importante – dice Fabrizio Bernardini, direttore generale della Provincia che ha seguito la nascita formale della struttura – La convenzione è un punto di partenza, perché rappresenta una parte strutturale dedicata al Museo e al fatto che verranno realizzati lavori necessari a renderlo idoneo. E’ anche l’inizio della collaborazione con una serie di partner. Progetto aperto a chiunque condivida con la Provincia una promozione vera e tangibile del territorio e delle sue tipicità”. I tempi: qualche mese per la struttura e a seguire per il completamento del progetto.
Un progetto di Qualità, per promuovere la qualità dice Ermanno De Pompeis, motore del Museo delle Genti d’Abruzzo: “Il disciplinare sarà il primo passo per far conoscere e promuovere i prodotti dentro e fuori l’Abruzzo. Non tutto ciò che è tipico è di qualità e per entrare in un museo, dovrà rispettare dei parametri. Bisognerà incentivare sforzi sulla qualità. Crescita verso l’eccellenza, per poterli esportare, con la commercializzazione online di questi prodotti”. Non solo, conoscenza, come quella di cui un museo è capace, della storia, del potenziale, della qualità e origine dei prodotti: “Organizzeremo dei corsi non solo per i bambini – conclude – ma anche per chiunque voglia approfondire questi aspetti, corsi di degustazione, laboratori del gusto, itinerari, sala dei sapori e dei saperi. Ci muoveremo per divulgare questa qualità di cui i territori sono portatori
“In tanti hanno parlato dell’enogastronomia, noi siamo stati i primi che ci hanno voluto credere – dice il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa – concretizziamo anni di teoria con la firma di una convenzione. Quando ci sarà l’inaugurazione, visto che fra le tante bellezze enogastronomiche abbiamo anche tutto il comparto del pesce che ha vissuto mesi terribili, sarebbe bello coinvolgere anche la marineria di Pescara che ha vissuto momenti delicati”.
Il lancio sarà particolare, perché la struttura, già nota per il lavoro etnografico che la anima da quando è nata nell’ex carcere borbonico, richiamando migliaia di visitatori ogni anno, punta a conquistare una platea nuova e a dare alla tradizione che più rappresenta l’Abruzzo e i suoi territori, quella culinaria, nuovi inediti spazi di cpnquista. Il progetto prevede, infine, la possibilità di realizzare altri Musei dei Gusti in comune, sempre della provincia di Pescara, che abbiano già un Museo attivo e spazi da destinare alla esposizione e degustazione di produzioni tipiche locali.
E per il futuro, l’idea nata nelle Terre Pescaresi, potrebbe allargarsi a tutte le Terre Abruzzesi, per raccontare un’attività che ci appartiene da secoli e farla anche arrivare sulle tavole degli abruzzesi e non solo degli abruzzesi, in tutte le parti del mondo.