A Tornareccio è arrivata sabato, ha girato il centro storico, si è informata sui mosaici, ha fatto veloci sopralluoghi sugli scorci da cui sarebbe staterello e suggestivo registrare stand up per le sue prossime avventure televisive fuori da Rai 3, dentro il mondo che da sempre racconta: la natura, i viaggi, gli animali.
Ed è stata una Licia Colò in pienissima forma quella che ha fatto da madrina alla dodicesima edizione di Regina di Miele, la rassegna che è stata presa letteralmente d’assalto da una felice carica di 10.000 visitatori nelle giornate di sabato e domenica scorsi. Una rassegna, molto di più che questo, un pianeta dolcissimo, eccellente, da esplorare in tutta la sua qualità.
“Ci vorrebbero mille vite per girare tutto il mondo – ha detto la Colò rispondendo all’abbraccio del pubblico – e almeno cento per girare l’Italia. Non conoscevo Tornareccio, ho apprezzato tantissimo sia il paesaggio, così denso di storia, cultura e ambiente e ho scoperto il vostro miele. Un mondo che sarà certamente una delle tappe del mio prossimo viaggio in televisione e di cui vi ringrazio perché la scoperta è stata davvero fantastica”.
Tutta la domenica mattina l’ha passata a distribuire attestati di partecipazione fra gli stand che ha girato uno ad uno finché anche l’ultimo espositore avesse avuto la foto di rito, l’incoraggiamento e i complimenti per i prodotti di cui si faceva promotore: “Un’operazione di marketing territoriale eccezionale in una terra fantastica”, ha detto la conduttrice e giornalista sempre sorridente durante il bagno di folla della passeggiata della rassegna.
L’Abruzzo ha risposto in massa, si è detto, ma anche da regioni vicine come Molise, Lazio, Marche e Umbria ci sono stati arrivi e curiosità e partecipazione per un evento che convinto anche in virtù dei momenti forti proposti dagli organizzatori: dagli Stati generali dell’apicoltura abruzzese di sabato, con tutti i protagonisti del settore che hanno intrapreso un confronto per individuare le strade per Expo 2015, alla presenza della madrina Licia Colò, passando per i fortunati corsi di degustazione e abbinamento formagggi-miele, fino all’applauditissimo cooking show con lo chef stellato William Zonfa, patron di Magione Papale, splendido genio culinario della cucina che esplora la tradizione con l’innovazione, all’opera nell’affascinante scenario del centro storico dove ha proposto due creazioni culinarie a base di miele: bon bon di gamberi rossi con riso profumato agli agrumi su un’emulsione di acqua di pomodoro miele di Tornareccio e basilico” e poi ancora un cappuccino.
Una affluenza grande negli stand, dove gli apicoltori locali oltre a portare le regine vere degli alveari e gli strumenti del mestiere antico per raccontarlo, hanno proposto il meglio della loro produzione, specialità e particolarità della produzione di specialità tipiche, in un percorso del gusto che ha raccontato non solo Tornareccio ma l’intero territorio.
E fra le proposte hanno fatto un curioso capolino i mieli aromatizzati al tartufo, allo zafferano , al peperoncino, una ventricina al miele, come i salumi immersi nell’oro del territorio per raggiungere un aroma che si può trovare solo qui. Aromi, quello del miele insieme ad altre eccellenze, creativi, anche rivoluzionari: c’era il miele al caffè e declinato a decine di altri gusti, rosmarino compreso, quello bianco agli agrumi, quello con il favo dentro, quello raffinato oppure “grezzo”, in crema, in cosmesi, in essenza, un miele che racconta fiore per fiore tutta la flora di uno dei pezzi d’Abruzzo più “biodiversi“. Un miele su cui puntare, insomma.
Alla rassegna ha partecipato anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Dino Pepe, che non ha nascosto tutta la sua ammirazione: “Un evento davvero significativo – ha detto -, che parla di un prodotto che vede in questo territorio il punto di riferimento, e al quale la Regione intende dare la massima attenzione. Per questo, intendiamo rimanere al vostro fianco”.
Per il sindaco di Tornareccio, Remo Fioriti, docente di enogastronomie all’Alberghiero di Villa Santa Maria, ma nella veste di ospite questi due giorni “sono stati l’espressione di una strategia vincente: un’eccellenza come il miele che fa da traino alla conoscenza di tutti gli altri prodotti tipici del territorio, e quindi al territorio stesso, con le sue bellezze culturali, artistiche e naturalistiche. Abbiamo tracciato una strada: solo insieme si può vincere. E questo momento vuole rappresentare il punto di partenza di un percorso promozionale che duri tutto l’anno. Grazie a tutti i visitatori, agli espositori, allo staff, alla squadra del Comune e a quanti, a vario titolo, hanno reso possibile questo successo”.
Vincitrice del concorso PasticciArte, infine, è stata la giovane Marzia Fioriti con una torta di cake design che ha convinto la giuria: a lei, come al secondo e terzo classificato, sono andati tre splendidi “Rosoni” messi in palio dalla gioielleria Di Paolo Gioielli, di Atessa.