Resta tre stelle il Reale di Niko Romito, fra gli otto dell’empireo della Guida Michelin 2016 che in queste ore si sta aggiudicando maledizioni e osanna da parte di eccellenti esclusi e nuovi eletti. Monostelle ferme per Le Paillotes a Pescara, per la Magione Papale di William Zonfa a L’Aquila, per La Bandiera di Marcello Spadone a Civitella Casanova, per Villa Maiella di Peppino Tinari a Guardiagrele e per Al Metrò di Nicola Fossaceca a San Salvo.
Statistiche. Se l’Abruzzo si tiene stretti i suoi cinque ristoranti stellati, in Lombardia si mangia meglio secondo le rosse indicazioni per via dei 58 ristoranti presenti in lista. Poi c’è la Campania, dove i luoghi celesti sono 37 ristoranti. Poi il Piemonte e il Veneto con 36 stellati. Napoli brilla come provincia più stellata con i suoi 20 ristoranti. Sono invece 10 gli chef under 35.
Dunque, ecco i tre Stelle: il Reale a Castel di Sangro, Piazza Duomo ad Alba, Da Vittorio a Brusaporto, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio, Enoteca Pinchiorri a Firenze, Osteria Francescana a Modena, La Pergola a Roma e Le Calandre a Rubano.
Invece sono a due: Gourmetstube Einhorn (Mules) e Casa Perbellini (Verona). Prima stella per: iI Due Buoi di Alessandria, La Tana Gourmet, Asiago, Aqua Crua di Barbarano Vicentino, il Bacco di Barletta, Meo Modo di Chiusdino, L’Argine di Vencò, Dolegna del Collio, Signum a Salina, Acquerello a Fagnano Olona, Borgo San Jacopo a Firenze), Marc Lantieri al Castello a Grinzane Cavour, Atman a Villa Rospigliosi, Shalai a Linguaglossa, l’Armani di Milano, Seta e anche Tokuyoshi ,sempre Milano. Poi Dolce Vita Stube Naturno, Vespasia a Norcia, Cielo a Ostuni, l’Enoteca al Parlamento Achilli Roma, Re Maurì a Salerno, Don Geppi Sant’Agnello, Aga San Vito di Cadore, Alpenroyal Gourmet a Selva di Val Gardena, l’Osteria Arbustico a Valva, il Dopolavoro e Oro Restaurant a Venezia.
Perde le due stelle per chiusura Il Mosaico di Ischia, a Napoli; passano da due stelle a una il Combal Zero di Rivoli a Torino, per intenderci è quello di Davide Scabin e il Perbellini di Isola Rizza . Altri tredici perdono la stella: La Gallina di Monterotondo di Gavi e Donatella di Oviglio, il Gimmy’s di Aprica, il Trussardi alla Scala e il Pont de Ferr di Milano, Al Vigneto di Grumello, La Passion di Vandoies, Kleine Flamme di Vipiteno, La Badiola di Castigione della Pescaia, Paolo Teverini di Bagno di Romagna, The Cesar di Ladispoli, L’Enoteca di Macerata e Il Poeta Contadino di Alberobello.
L’edizione 2016 della Guida recensisce oltre 6.300 attività distribuiti fra moltre 2.000 comuni: 2.600 i ristoranti, di cui 1.114 propongono un pasto completo a meno di 25 euro, 271 sono i Bib Gurmand dove si mangia alta cucina regionale con 30 e i 35 euro, mentre 334 sono i ristoranti stellati.
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