Lo avevano indicato già a fine 2013 come piatto da segnalare all’attenzione dei palati di Identità Golose 2014 le animelle panna limone e sale firmate da Niko Romito che ha avuto uno spazio di grande rilievo alla kermesse milanese che si chiude oggi. Ci è andato con i suoi allievi che lì hanno fatto palestra, durante la sua lectio dedicata al valore essenziale della materia in cucina (guarda la foto su Facebook).
E’ il tre stelle più celebrato d’Italia, nel 2013 ha vinto tutto ciò che era possibile vincere per uno chef, portando il suo Reale dentro e fuori dall’Italia e la sua filosofia semplice e di successo ovunque ci fosse una cucina innovativa a disposizione. A Milano ha incassato anche un altro riconoscimento dalla vetrina degli chef, il Piatto dell’anno: le Animelle panna e limone e sale che erano state segnalate insieme ad altri piatti gourmet all’inizio dell’anno. Un buon viatico, il migliore per l’intelligenza golosa d’Abruzzo alle prese con formazione, progetti innovativi e ribalta. Il piatto riassume poi una necessità, quella di ridare lustro e visibilità al quinto quarto, una cucina povera per eccellenza, destinata al riutilizzo di pezzi meno nobili ma di grande sostanza e sapore, come le animelle.
E’ invece Heinz Beck lo chef dell’anno. “Abbiamo pensato di assegnare questo premio ad Heinz – hanno detto Paolo Marchi e Casimiro Maule dell’azienda vitivinicola Nino Negri di Chiuro, in Valtellina – perché, seppur italiano di adozione, più di qualsiasi altro cuoco nazionale, da 20 anni a questa parte ha portato l’eccellenza ed i sapori del “Buon Paese” al di là dei confini geografici”.
Galeotto il suo sincero interesse per gli sviluppi della cucina nell’ambito della salute e del benessere, ”con una lungimiranza unica. Nel ristorante La Pergola di Roma la cucina di Heinz è autenticamente golosa e ricca, ma anche sana e rivolta alla salute. L’ultima nota, di pari valore, riguarda il servizio di sala, costantemente molto cordiale ed attento a quei dettagli che contribuiscono a rendere indimenticabile una cena”. Lo chef porta a casa soddisfatto e felice del riconoscimento.