Nel 2009 quella di Campli conquistò il podio ad un concorso enogastronomico che si tenne a Venezia e che decretò la teramana, la miglior porchetta d’Italia. Di sicuro produzione e consumo di questo succulento modo di cuocere il maiale a Campli sono antichissimi: di entrambe le pratiche sono state rinvenute prove nella vicina Necropoli picena di Campovalano. E nel borgo, gli Statuti comunali del 1575, rinnovati per opera di Margherita d’Austria, snocciolavano informazioni e regole circa l’uso, la vendita e la cottura della porchetta.
Di certo la Sagra della porchetta di Campli che andrà avanti fino a tutto oggi, lunedì, se non è la prima è di sicuro una delle prime sagre del suo genere mai organizzate in Abruzzo e, addirittura, in
Italia. Il suo esordio, si legge sul sito dedicato, ci fu nel 1964, nessuno mai aveva dedicato piazze, gusto e attenzione alla porchetta. Quella di Campli è speciale perché il metodo è antico e tramandato da mastro porchettaro a mastro porchettaro. Non si mangia soltanto nella quattro giorni camplese, si decreta qual è la porchetta migliore dell’anno, lo fa una giuria scrupolosamente scelta e selezionata che dovrà assaggiare e dire la propria sulla carne e sulla cottura prima di stabilire il podio.
Aromi e tempi di cottura distinguono questa porchetta da quelle vicine, laziali comprese: girare per lo splendido centro storico di Campli, significa poi non solo fare una full immersion in un luogo ricco di storia e di monumenti, ma anche immergersi nelle fragranze che lo avvolgono durante i giorni della sagra.
A ideare la Sagra fu Fernando Aurini, giornalista, intellettuale e storico locale. Un successo cresciuto di anno in anno, per 42 anni, intorno alla pietanza che si trova negli stand e nei ristoranti del posto. A tenerne alte le sorti c’è la Pro Loco Città di Campli, impegnata non solo sul fronte sagra, ma anche sulla promozione di un prodotto su cui si regge l’economia cittadina e che parte dall’allevamento dei suini.
Qui accanto alcuni gadget che si possono acquistare durante la sagra. Per avere tutte le indicazioni per arrivare e salire senza problemi verso il centro storico dove prende vita, ecco, invece, il programma e la mappa (ci sono anche bus navetta):
Programma:
Domenica 18 agosto
Piazza Vittorio Emanuele II – Metroquadro (Revival ’60 – ’70 – ’80)
Piazza San Francesco – Rogerio Celestino Trio (Raggae e Afrosamba)
Via della Scala Santa – Nescio Nomen (Hard Rock e heavy Metal )
Largo Brunetti – DJ Federico K (Musica dance)
Lunedì 19 agosto
Piazza Vittorio Emanuele II – Mistolana (Musica folk teramana)
Piazza San Francesco – Direzioni Parallele (Negrita cover acustica)
Via della Scala Santa – The fuzzy dice (Rock’n roll)
Largo Brunetti – DJ Federico K (Musica dance)
Martedì 20 agosto
Piazza Vittorio Emanuele II – Schiattacore (Taranta)
Via della Scala Santa – Aura band (Pop, Rock, Funky)
Largo Brunetti – Maloma (Britpop e Vintage Rock) e a seguire DJ Federico K (Musica dance).