La stampa tedesca prende di mira il Montepulciano e Trebbiano d’Abruzzo definendoli annacquati sulla base di rilevazioni fatte su vino biologico annata 2012, 1,3 milioni di litri di vino (vedi articoli in lingua tedesca linkati sotto), ritirati dal mercato e acquistati da un fornitore italiano. Ma nel fascio finisce tutto il vino abruzzese dei due vitigni, inesorabilmente. Così la politica italiana a Bruxelles dissotterra l’ascia di guerra a difesa della qualità del vino italiano proveniente dai territori abruzzesi: “Il vino Montepulciano e Trebbiano Doc biologico 2012 esportato in Germania non è assolutamente annacquato. Intervenga la Commissione Europea per fare chiarezza sulla vicenda e per salvaguardare l’immagine delle cantine abruzzesi”. Lo scrive in una interrogazione parlamentare e in una mozione di risoluzione Sergio Silvestris, eurodeputato di Forza Italia, a seguito di alcuni articoli pubblicati dalla stampa tedesca, secondo la quale intere partite di vino biologico sarebbero annacquate.
La vicenda si riferisce all’estate scorsa. Stando a quanto riporta il Rhein Zeitung il prodotto sarebbe stato venduto come “di alta qualità a buon mercato” con una larga diffusione. I due vini sarebbero finiti in alcune cantine della Mosella, alle quali, stando ai controlli arrivati dopo, riferiscono i giornali tedeschi, sarebbe stato difficile risalire alle alterazioni, se non fornite di opportuna tecnologia. Si parla di frode, fra le peggiori del ramo e, in quanto irregolari, i vini vanno ritirati e distrutti.
Una notizia che ha avuto un’eco non buona sull’export di vino in un settore che in Abruzzo produce secondo l’Istat 2,4 milioni di ettolitri l’anno per un giro di affari di 300 milioni. Il parlamentare ha inoltre chiesto con due missive l’intervento delle massime autorità competenti: il Commissario all’agricoltura Dacian Ciolos e il ministero dell’Agricoltura per riportare ordine e chiarezza sulla vicenda che potrebbe provocare danni enormi all’economia abruzzese e italiana.
“Le autorità tedesche che hanno contestato la qualità di Montepulciano e Trebbiano – afferma Silvestris – non hanno dichiarato quale laboratorio abbia effettuato le analisi scientifiche. Oltretutto l’unico ente predisposto all’operazione, che ha sede a Stresa, non è stato consultato, mentre le contro analisi eseguite in Italia dal Laboratorio Icrf di San Michele all’Adige non sono state tenute in considerazione. Fatto grave è che la repressione frodi tedesca abbia avviato, sulla sola presunzione di un sospetto annacquamento, una campagna disinformativa e diffamatoria, creando così un notevole danno di immagine a molti produttori Italiani. Invito il Commissario a intervenire sulla faccenda.
Basterebbe provare direttamente la bontà del nostro vino biologico per mettere la parola fine su questa faccenda”.
La vicenda sulla stampa tedesca.