“L’IPSSAR De Cecco è la prima scuola d’Abruzzo per numero di iscritti”. Non nasconde un pizzico di orgoglio il professor Paolo Andrea Buzzelli, alla guida dell’Alberghiero di Pescara, istituto che negli ultimi anni, rispettando il trend nazionale, ha fatto registrare un vero e proprio boom di iscrizioni, visto l’elevato numero di studenti, 1.900, che lo hanno scelto per proseguire gli studi dopo le scuole medie. Un dato decisamente positivo che è stato ribadito in occasione dell’Open Day dello scorso fine settimana, seconda giornata in cui l’istituto ha aperto le porte alle famiglie e ai giovani dopo l’appuntamento del 14 dicembre scorso. Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18,30 è stato possibile accedere alle due sedi dell’IPSSAR De Cecco, quella di via Dei Sabini e di via Tirino, per visitarle, conoscere programmi e indirizzi, incontrare studenti e professori e vederli all’opera, come è accaduto con il laboratorio di pasticceria tenuto dalla professoressa Enza Liberati, un modo per mettere in pratica ciò che si è appreso a livello teorico. Gli studenti che si iscriveranno all’Alberghiero, avranno la possibilità di scegliere, dopo un biennio comune, tre distinti indirizzi: accoglienza turistica, enogastronomia, sala e vendita.
Aspettando l’Expo
“Si va alla ricerca di indirizzi di studio che offrono opportunità di lavoro e che rivestono una grande importanza in una congiuntura così complessa. La nostra scuola dà ancora piccole garanzie” – prosegue il professor Buzzelli. “Gli studenti hanno tutti la possibilità di trovare lavori stagionali, opportunità che sono a livello territoriale, nazionale ma anche internazionale. Per questo motivo stiamo lavorando sulle competenze linguistiche, informatiche e sull’innovazione tecnologica. Quest’anno inoltre c’è un appuntamento di grandissimo rilievo, l’Expo 2015 per il quale stiamo preparando alcuni progetti e organizzando visite e viaggi di istruzione”. Lo sguardo è rivolto al futuro, a un panorama internazionale, ma non trascura il legame con il territorio in cui opera. ” Ho cercato di aprire dei canali di comunicazione con la città” – conclude Buzzelli. “La storia di Pescara, la sua vocazione turistica non possono prescindere dalla storia di questa scuola”.