In una situazione “che è di reale emergenza” come quella del settore dello zucchero, “oggi vogliamo certamente porre la questione al Consiglio e chiedere un tavolo di ‘alto livello’, di confronto, per affrontare il calo del prezzo del prodotto e quindi la crisi dei nostri produttori”. Così il sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe Castiglione, al suo arrivo al Consiglio dei Ministri dell’agricoltura e della pesca dell’Ue, oggi a Bruxelles nel corso del quale – a seguito della richiesta italiana – i ministri faranno il punto sulla crisi del settore dello zucchero bieticolo-saccarifero e non soltanto.
“Sostanzialmente – ha aggiunto Castiglione – l’intervento che abbiamo fatto in sede di politica agricola comune (Pac) con il contributo all’aiuto accoppiato è risibile rispetto ad un’emergenza vera, e quindi ad un settore che merita un tavolo di approfondimento, un tavolo dove si possono affrontare tutte le questioni”. Insomma, conclude il sottosegretario alle Politiche agricole, l’obiettivo “è trovare misure idonee per poter affrontare l’emergenza e superare la crisi”.
Italia solleverà anche il problema del regolamento europeo sulla taglia delle vongole al Consiglio dei Ministri dei titolari dei dicasteri dell’agricoltura e della pesca dell’Ue. “Oggi l’Italia solleverà la questione: parlerò con il commissario europeo responsabile e troveremo la soluzione più idonea – ha dichiarato all’ANSA il sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe Castiglione, al suo arrivo alla riunione a Bruxelles – Ci siamo confrontati in questi giorni con i nostri produttori, che ringrazio per il loro senso di responsabilità” ha spiegato Castiglione, secondo cui al centro della polemica “c’è un regolamento datato nel tempo”.
Per una soluzione del caso italiano “non puntiamo – ha aggiunto il sottosegretario alle Politiche agricole – ad una modifica della normativa, per la quale servirebbero tempi troppo lunghi, ma vogliamo una soluzione immediata: vogliamo dare un segnale ai nostri produttori. Il regolamento – ricorda Castiglione – è entrato in vigore nel 2007 e da allora si sono succeduti diversi ministri. Oggi il governo pone finalmente la questione in maniera molto seria al tavolo del Consiglio dei ministri della pesca e dell’agricoltura dell’Ue”.