In principio ci fu Torino, poi Matera, Genova, Padova, Taormina e l’isola d’Elba. Adesso tocca all’Abruzzo, dove approda la settima Festa Nazionale dell’Agricoltura, organizzata dalla Cia, Confederazione Italiana Agricoltori: quattro giornate di “full immersion” nelle 10mila meraviglie enogastronomiche d’Italia, tra tradizioni, problematiche e prospettive del settore.
“Dalla terra ferita rinasce la Vita” è lo slogan della kermesse, che si terrà tra l’Aquila e Teramo dal 12 al 15 settembre. Si tratta di un’imponente mostra mercato delle eccellenze enogastronomiche d’Italia che caratterizzerà tutto il centro storico della città di Teramo, estendendosi su una superficie di oltre 65 mila metri quadri, impegnati da stand, palchi e tensostrutture.
Una vetrina d’eccezione delle oltre 10 mila specialità alimentari “made in Italy”, fatta anceh di folklore e storie enogastronomiche: dalla sfilata dei trattori storici agli artisti di strada, dalle rappresentazioni della tradizione ai cori e balli folkloristici fino alla musica medievale, senza tralasciare il teatro dialettale. E ancora, seminari e dibatti sulle opportunità e le problematiche del settore, e poi laboratori e degustazioni guidate e lezioni di orientamento sulle scelte di acquisti alimentari consapevoli, con “La Spesa in campagna”. Didattica e giochi “rurali” per i più piccoli con specifiche aree dedicate. C’è spazio anche per la ristorazione e il “food street” .
D’impatto le tematiche scelte per il convegno che si svolgerà a l’Aquila presso l’Auditorium del Parco “Renzo Piano”, in apertura della Festa, la mattina del 12 settembre, nel corso del quale Censis e Cia presenteranno un Rapporto sullo stato delle economie e delle agricolture nelle aree del Paese colpite dai terremoti dagli anni ’80 a oggi. Un evento a cui prenderanno parte anche esponenti del governo, della politica, dell’imprenditoria e delle istituzioni. La Festa nazionale dell’agricoltura, infatti, vuol essere un grande momento aggregativo e la scelta dell’Abruzzo come sede attribuisce all’iniziativa una particolare valenza sociale.
Con questa grande manifestazione, l’agricoltura accende i riflettori proprio sui territori colpiti dal sisma del 2009, un modo per “toccare con mano” l’attuale situazione, ribadendo la centralità dell’economia agricola e alimentare per la ricostruzione di un Paese migliore. Previsti dagli organizzatori, nelle quattro giornate di apertura, oltre 600 mila visitatori.