Che il vino italiano fosse buono era cosa nota, ma che gli americani stessero bevendo vini italiano più che noi italiani stessi è cosa nuova. Una tendenza che si è affermata quando si sono affermate le bollicine sud Europee, come racconta l’articolo che trovate nel link apparso sulla testata Usa della Reuters.
Dopo il baccano provocato con la vicenda del suicidio dell’olio italiano, sollevato dal Washington Post, oggi l’America rilancia il vino italiano, attestandosi come il più grande cliente del mondo secondo Italian Wine e Food Institute .
In base a quanto registrato dai produttori presenti al Vinitaly, a New York è risultato che il vino preferito è il Prosecco, prima del Barolo e Brunello e via dicendo. Nota Doc anche per il moscato, aumentato, si legge, del 26 per cento circa nelle vendite nell’ultimo anno. Ma una stoccatina ce la danno, affermando che a consumare vino italiano sono più gli
americani, anzi, che mai il consumo di vino in Italia è stato così basso, citano la Coldiretti come fonte e poi, riportando Assoenologi, si legge anche che: gli italiani sono passati dai circa 29 galloni del 1970 ai 10,6 galloni del 2013 ( circa 40 litri). Confrontando: nel ’70 gli americani bevevano tra 1,4 litri e 2 litri a persona nel 1970, nel 2012 , hanno consumato 2.7 litri di vino , secondo l’Istituto del Vino con sede in California.
Ne berremo pure di meno, ma ne esportiamo di più e il 2013 è stato l’annoi dei record in tal senso.