Da Abruzzo4Foodies cogliamo un input che porta l’Abruzzo fuori dai confini abruzzesi, dentro l’itinerario di un ipotetico viaggio organizzato dal Telegraph fra le bellezze d’Italia per promuovere il meglio da ogni regione. “State pianificando una vacanza in Italia? – si legge nell’attacco dell’articolo del quotidiano britannico che trovate in lingua originale nel link sotto questa introduzione – Leggi la nostra guida alle migliori regioni, che include la consulenza dei nostri esperti su dove andare in Toscana, Umbria, Puglia, Basilicata, Calabria, Abruzzo, la Costiera Amalfitana, Sardegna, laghi italiani, e il Piemonte”. Ne presenta uno Tim Jepson, il Virgilio del Telegraph per Viaggiare in Italia.
E il viaggio comincia: Umbria, Toscana, le crete senesi, poi Puglia, con il fascino e il mistero di Castel del Monte, Portovenere, la sicilia, insomma un condensato di località che vale la pena vivere in vacanza, Abruzzo compreso. Che viene descritto come, testualmente, “Una regione che in realtà è in attesa di essere scoperta – eppure – Facilmente raggiungibile in auto o in treno da Roma, unisce immense montagne, parchi e aree di deserto, orsi e lupi si aggirano ancora fra le sue cime, con città antiche incontaminate, come Sulmona”. Nella foto che abbiamo tratto dal pezzo e messo in copertina c’è Pacentro, descritta nella didascalia così: “Pacentro is in the Abruzzo region, whose mountains, parks and wilderness are waiting to be explorer”. Capito? (Pacentro si trova in Abruzzo, regione le cui montagne, parchi e ambiente selvaggio aspettano di essere esplorato).
Per quanto bello il nostro territorio risulta ancora da scoprire fuori dai confini italiani e forse, aggiungiamo noi, anche dentro. Il vantaggio di tutto questo, però, è il fatto che sta crescendo la curiosità verso la regione, solo quest’estate eravamo fra le 21 mete al mondo dove vivere dopo la pensione (leggi l’articolo). L’Abruzzo cuore verde d’Europa da ormai quasi vent’anni, che già quando questa definizione fu coniata aveva un tesoro pronto da offrire.
Per leggere l’articolo del Telegraph clicca qui.