Malgrado il tempo che sta di nuovo cambiando, la crisi ha riversato gli abruzzesi sulle spiagge e meno per le strade, e, forse, non solo gli abruzzesi: il turismo mordi e fuggi ha fatto sorridere meno gli alberghi abruzzesi che sono fermi ai risultati di una stagione fa. Lo dice il bilancio della Fab-Cn, La Federazione Autonoma Balneari traccia il primo bilancio col ponte di Ferragosto ancora caldo, facendo un sondaggio fra gli associati.
“Nonostante la crisi – spiega il segretario regionale Cristiano Tomei – i risultati conseguiti dalle strutture balneari sono sostanzialmente paragonabili a quelli dell’estate 2012. Una buona premessa, in vista del prossimo week-end che, dopo la parentesi di maltempo prevista per le prossime ore, dovrebbe proporre uno scenario interessante. Presenze e consumi sotto gli ombrelloni, nei bar e nelle strutture di ristorazione collegate agli stabilimenti balneari hanno manifestato una netta ripresa rispetto al 2011 e soprattutto al 2010, autentica maglia nera degli ultimi anni. Unico ‘neo’ per la Cna è: “il fatto che a sostenere i consumi siano stati soprattutto gli abruzzesi”. “I servizi di accoglienza e di ristorazione – dice Tomei – nei giorno di Ferragosto hanno accontentato tutte le tasche e tutti i palati, con una sostanziale stabilità dei prezzi: da 15 euro per antipasto primo e secondo a 25 euro per due antipasti, due primi e due secondi. Gli operatori, lasciati per la verita’ piuttosto soli dalle istituzioni, Regione in testa, hanno messo in campo anche proposte innovative per catturare clienti, come l’ombrellone condiviso, che ha fatto parlare molto di sé”.
“In sintesi – prosegue Tomei – si delinea un bilancio complessivo, sempre per quel che riguarda i balneatori, di cauto ottimismo: «Il nostro è un settore che dimostra dignita’, professionalita’ e tenuta, nonostante tutto. Grazie all’attività delle associazioni d’impresa del settore, poi, sono stati varati alcuni provvedimenti importanti, contenuti nei decreti ”Sviluppo” e ”Fare” che hanno recepito le nostre richieste. Come nel caso della proroga al 2020 della moratoria sui ‘canoni pertinenziali’ -spiega- certo, risultati minimi, ma pur sempre invocati, in attesa di avere finalmente un quadro normativo certo, sulle concessioni demaniali, in grado di rilanciare investimenti e occupazione”. Diverso e fortemente in deficit, infine, il bilancio delle strutture ricettive: da Martinsicuro a San Salvo, le principali località di vacanza hanno vissuto un calo compreso tra il 10 e il 20 per cento, come previsto da un altro sondaggio di mezza estata condotto sempre dalla Fab-Cna.