Il Salone dei prodotti tipici dei parchi d’Italia presentato anche a L’Aquila dove prenderà vita a partire dal 16 al 19 maggio 2014 presso l’ex Agriformula (Nucleo Industriale Caselle di Bazzano).
“Una formula che funziona – sottolinea Lorenzo Santilli, presidente della Camera di Commercio L’Aquila – La seconda edizione del Salone riconsegna all’Italia la regione più verde d’Europa con l’aggiunta dei suoi prodotti tipici. Sono aumentati gli espositori, la Camera di Commercio ha fatto uno sforzo economico e di organizzazione maggiore, perché questa è una parte di economia che si confà meglio al nostro territorio e che dobbiamo promuovere anche in termini di immagine perché i riscontri ci sono e perché è questa la via da percorrere per aprire nuove strade allo sviluppo dell’intero Abruzzo”.
Un Salone che raddoppia, in molti sensi: “Sarà un’edizione molto articolata – aggiunge Roberto Di Vincenzo, motore del Salone e presidente di Carsa – Non contenti del successo della prima edizione, abbiamo voluto farla crescere e ora è una manifestazione che comincia ad avere un vero rispetto a livello nazionale, l’unica che è diretta emanazione dei parchi nazionali. Mentre lo scorso anno avevamo avuto un’accoglienza un po’ fredda da parte delle istituzioni di settore, con il secondo anno la manifestazione è divenuta il cuore delle scelte strategiche dei parchi italiani, tanto da ospitare un forum in cui si riparlerà di un progetto, quello dell’Appennino d’Europa e accadrà a partire dall’Aquila, dai parchi, dai prodotti tipici. E’ indispensabile restituire una centralità al territorio che conquisti una centralità anche in vista dell’Expo’ 2015 attraverso questi due argomenti: i parchi e i prodotti tipici. Non solo sostenibilità, ma anche commercializzazione internazionale, il Salone ospiterà 12 buyers statunitensi che gireranno fra i padiglioni per portare i prodotti dei parchi italiani con la chiave di ambiente e sostenibilità nella propria terra d’origine per trovargli nuovi spazi. Anche l’esposizione sostenibile diventerà un tema per poter esportare i prodotti. Siamo sotto la lente di Cisco e dell’importatore unico di Eataly, che sono soggetti di grande impatto sul mercato internazionale e che saranno presenti alla mostra. Dietro il salone c’è la qualità e un progetto culturale alto, a cui si aggiunge anche un progetto del mercato concreto e capace di aprire scenari fondamentali per il futuro. Come lo street food, che sarà presente all’esterno con 16 operatori che racconteranno il cibo di strada d’Italia dal Piemonte alla Sicilia per la prima volta a L’Aquila. Come lo scorso anno avremo degustazioni e show cooking con chef stellati in arrivo da tutta l’Italia perché il Salone è nazionale e perché la cucina italiana è la più importante del mondo grazie alla sua biodiversità. L’unicità arriva anche dalla tradizione casalinga che ne sta alla base, dalle cuoche che hanno inventato una miriade di ricette che arrivano dal quotidiano e che rendono diverse tutte le nostre ricette”.
“L’anno scorso è stata una grande edizione – ha aggiunto Massimo Cialente, sindaco dell’Aquila – Vale la pena fare il tour degli assaggi, perché la manifestazione coglie un aspetto politico e culturale di grande eccellenza del nostro paese in questo momento. La forza economica dell’Italia è legata da una parte alla cultura, dall’altra al made in Italy, che vede i nostri prodotti invidiati e copiati in tutto il mondo. Le nostre aree diverse ci rendono ricchi di prodotti e di tipicità. Il discorso che una grande mostra possa essere anche un momento di riflessione sui prodotti tipici abruzzesi e sulle aree protette da cui arrivano, è una delle grandi leve culturali che abbiamo a disposizione e che stiamo cercando di mettere a frutto. Anche perché molti giovani stanno riscoprendo le attività agricole e dell’allevamento, questo settore rappresenta possibilità e lavoro. Dovremmo ora aggiungere alle valenze anche il ruolo dei parchi che da noi sono antropizzati e quindi vanno rilanciati come modello di sviluppo. Il Salone spero possa diventare un riferimento non solo nazionale, ma anche internazionale. Sullo sfondo resta solo un problema: trovare una struttura fisica che possa ospitarlo in pianta stabile, con le altre iniziative duo cui l’Aquila è artefice , uno spazio fieristico serio e di riferimento”.
Tra le tante novità di Tipici dei Parchi 2014, anche il progetto P.A.A. Parco d’Arte d’Abruzzo, ideato dall’associazione Grand Hotel per dare un contributo alla città di L’Aquila attraverso la produzione di opere d’arte che annualmente saranno realizzate da artisti internazionali e donate alla città per essere collocate nei luoghi di maggiore aggregazione o per crearne di nuovi. Per questa edizione verrà esposta l’opera firmata da Nicola Bolla, artista internazionale che ha partecipato a varie mostre in Italia e all’estero, dal titolo Atomic Flowers che rappresenta un fungo atomico, icona per eccellenza della distruzione reinterpretata dall’artista: “Parco d’Arte d’Abruzzo è un progetto che avrà cadenza annuale e prevede la realizzazione di sculture che verranno donate alla città dell’Aquila – spiega Marcella Russo, presidente dell’associazione – L’opera che presenteremo sarà realizzata con materiale verde, rappresenterà un fungo atomico, a dimostrazione che dopo la distruzione c’è sempre una rinascita, che speriamo sia sostenibile e coniugata alla cultura e all’arte”.
Cultura, spettacolo, sapore, ma anche didattica, meglio, fattoria didattica ed educazione alimentare, quella che Coldiretti ripropone per l’edizione 2014 insieme alla Cia: “Le fattorie sono molto importanti per far conoscere ai bambini il territorio – parla per tutti Antonino Viscio di Coldiretti L’Aquila – Saremo al Salone anche con Campagna amica nel piatto con una sezione ad hoc dedicata allo Streetfood”.
Importante anche il ruolo della Fondazione Carispaq: “Daremo un valore all’evento, usandolo come trampolino di lancio per la presenza abruzzese all’Expò 2015 – così il presidente Marco Fanfani – Noi crediamo che il Salone possa rappresentarci sui temi di qualità e sicurezza alimentare e ci prepariamo ad accogliere il riscontro dei paesi esteri perché l’Abruzzo sia una regione con tanti argomenti da portare a Milano per l’Expò”.
“Ci sono tante manifestazioni, ma questa sta rivelando una sensibilità crescente verso l’ambiente e la sostenibilità – è quanto afferma Tarcisio Fornaciari, direttore della Banca popolare dell’Emilia Romagna – Bisogna cercare di portare fuori dai confini i fantastici prodotti di nicchia di cui l’Abruzzo è pieno. E’ questa la sfida, ma anche l’obiettivo che la rassegna avrà nei prossimi anni”.
Quattro giorni intensi, un programma culturale ricco e articolato per conoscere e parlare in modo concreto di temi legati ai prodotti della terra e al cibo, così come alla necessaria e continua valorizzazione delle aree protette italiane. Un calendario fittissimo di appuntamenti: 12 show cooking con chef stellati, osti dei parchi e cuoche di famiglia; 10 degustazioni di vini tenute dall’Ais-Associazione Italiana Sommelier; 4 laboratori del gusto curati da Slow Food Abruzzo e Molise; 1° Congresso delle Food Blogger in rapporto alla cucina dei parchi; fattorie didattiche realizzate da Cia L’Aquila e Coldiretti L’Aquila; attività ludiche per i più piccoli a cura della Fondazione Bonduelle; un corso di formazione “Esportazione negli Stati Uniti dedicato al settore food” e 40 incontri B2B con Buyers americani.