Ecco un piccolo intenso libro sull’identità umana che si invita a scegliere. Bello, perché sebbene incarni il fatto che essere umani diventa sempre più difficile, non chiude le porte alla possibilità.
Le 83 pagine di questo romanzo breve di esordio di Sarah Cerreti si percorrono con grande curiosità e attenzione. Perché è una storia composita, gotica, noire, poetica e fantasy, tutto insieme.
Una storia che nasce da altre storie, che si annulla e si ricompone aprendo le porte all’imprevisto, giocandoci dentro, intrecciando grandi amori a sentimenti complicati, personaggi in cerca di autore e a identità in cerca di personaggi.
E’ la storia di un fantastico viaggio fra il cielo del futuro, divenuto impraticabile e le viscere di una terra annullata, senza anima, nella pancia di un mondo dove tutto è confuso, ma dove tutto cerca nuovi orizzonti per ricominciare ad essere umano.
Un mondo un po’ come il nostro. Molto vicino a quello di Ammaniti in Branchie, popolato da un’umanità incasinata e dolente che cerca di salvarsi amando e odiando e che rende indimenticabile quella storia.
In bocca al lupo a Sara, amica dell’Abruzzo e oggi in veste di scrittrice: è vero che l’amore salverà sempre il mondo, qualunque esso sia.