Matrimoni, eventi, ricorrenze si possono festeggiare anche con un “banchetto a filiera corta” senza avere conseguenze negative sul prezzo o sulla quantità. A garantirlo è Gabriele Marrangoni, patron della country house “Borgo Spoltino” di Mosciano Sant’Angelo (Teramo) che, in occasione del suo cooking show di sabato scorso, 14 novembre a Montesilvano, nella XVII fiera “Sposi del nuovo millennio”, ha annunciato di aver preso una strada definitiva nella gestione dei banchetti da cerimonia.
«Quando si vuole festeggiare un evento personale e onorare così anche il valore sacro della convivialità, è giusto farlo in piena armonia con il territorio – ha spiegato alle 250 persone presenti, mentre con suo figlio Alessio preparava in diretta un assaggio di polenta di farro con lenticchie di Santo Stefano di Sessanio e porcini secchi – Se un ristoratore si avvale della giusta rete di produttori e di fornitori locali, esclusivamente di fiducia e dalla comprovata professionalità, può soddisfare i tantissimi invitati di un banchetto tanto nella quantità delle porzioni quanto nella genuinità del loro sapore, senza che questa scelta vada a incidere eccessivamente sul prezzo finale. Anzi, il ‘banchetto a filiera corta’ non solo sostiene la biodiversità dell’agroalimentare locale, ma mantiene il pieno rispetto dell’ambiente, visto che i trasporti sono ridotti al minimo e i prodotti non vengono stipati in celle frigo bensì lasciati maturare naturalmente per assecondarne la stagionalità».
Un progetto di famiglia
Il progetto del “banchetto a filiera corta” è stato perfezionato negli ultimi dieci anni dallo “scièf” Marrangoni e dal suo staff, in primis i genitori Ennio e Graziella, la sua compagna Adriana Lonigro e il maître di Borgo Spoltino Gabriele Ruffini, anche tramite un lavoro incessante di promozione dei prodotti locali e soprattutto la coltivazione di un orto di circa un ettaro, pieno di ortaggi e verdure, 150 piante di ulivo e un frutteto di varietà antiche, in prevalenza fichi, utilizzati per il libretto di fichi, tipico dei comuni di Mosciano e Bellante.
Proprio per questa sensibilità nella divulgazione della cultura enogastronomica del territorio abruzzese, anche all’estero, solo nel 2015, Gabriele Marrangoni è stato insignito della fascia dell’Ordine dei Cavalieri dei maccheroni alla chitarra e ha ricevuto la prima chiocciola Slow Food per “Borgo Spoltino” in autunno. A maggio ha inoltre gestito il ristorante regionale dell’Abruzzo allestito nello spazio Eataly di Expo e nel mese di agosto ha condotto alcune sessioni di corsi di cucina in Eataly Brasil a San Paolo.