Montepulciano d’Abruzzo, punta di diamante della produzione regionale; Pecorino e Trebbiano, gli outsider che regaleranno grandi soddisfazione al settore vitivinicolo per la loro crescita qualitativa. E’ il bilancio con cui si è concluso il Wine Tour 2014, promosso dal Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo, dal Consorzio di Tutela Colline Teramane, Consorzio di Tutela DOC Tullum e dal Consorzio di Tutela Ortona DOC e che ha avuto come protagonisti alcuni tra i più importanti giornalisti enologici italiani e internazionali giunti in Abruzzo per conoscere i vini e la cultura enogastronomica delle quattro province.
Un tour che ha rafforzato il binomio enologia e cultura, uno dei punti di forza della comunicazione portata avanti dai consorzi di tutela abruzzesi del vino. I giornalisti infatti, oltre a conoscere le realtà produttive enoiche della regione, hanno ammirato le bellezze di un patrimonio ricco di storia e tradizione, come il Castello Aragonese di Ortona, il Castello di Semivicoli, l’Abbazia di San Clemente a Casauria, la fortezza di Civitella del Tronto e la città di Sulmona. Nel tour, organizzato dall’agenzia di comunicazione Pomilio Blumm, non sono stati trascurati gli aspetti gastronomici, con profumi, sapori e piatti di antica tradizione che raccontano la storia di un popolo e di una regione grande riserva di biodiversità.
“C’è una grande crescita dei vini bianchi abruzzesi sul piano qualitativo – ha dichiarato durante il tour Maurizio Gily, stimato agronomo e docente Master of Food, presso l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche a Pollenzo – . L’Abruzzo sta dimostrando di saper fare dei grandi bianchi di assoluto livello internazionale, con una diversificazione varietale, non solo per il Trebbiano che gode di una grande rivalutazione in questi anni, con la riscoperta di vitigni autoctoni come la Passerina e la Cococciola. Vini bianchi molto buoni da giovani e ma anche con un potenziale di affinamento e miglioramento nel tempo, forse grazie anche all’influenza climatica della montagna che infonde per certi aspetti a questi vini forse caratteristiche più simili ai vini nordici che a quelli del sud. Sono vini facili da capire che possono incontrare anche il gusto internazionale.”
Un bilancio positivo dunque per il tour tra vigneti e cantine d’Abruzzo che decreta il successo per il sistema vinicolo regionale, realtà di assoluto livello in Italia e all’estero, con i dati sulle esportazioni in rilevante crescita. Il giudizio dei giornalisti ha riconfermato il ruolo del Montepulciano d’Abruzzo quale punta di diamante della produzione regionale ma ha sancito anche la crescita dei vini bianchi, suggellando l’affermazione del Pecorino e registrando un crescente interesse per il Trebbiano d’Abruzzo. La presenza tra i giornalisti partecipanti al tour di giudici di concorsi enologici internazionali ha dato inoltre ulteriore importanza al verdetto positivo sulle nostre DOC.
Il tour ha avuto anche un risvolto social: infatti attraverso i social network, è stato possibile interagire in tempo reale con i giornalisti, raccogliere le loro impressioni “a caldo” nei differenti itinerari di questo percorso, che ha toccato anche luoghi d’interesse storico, artistico e naturalistico. Tutto questo ha permesso di creare un diario di viaggio, fatto di immagini, informazioni,commenti, impressioni, consultabile online e a portata di click.
Il wine tour è stata la prima delle attività in programma per un mese con due importanti appuntamenti: il lancio dell’edizione 2014 del Words of Wine e gli appuntamenti al PROWEIN di Dusseldorf.
La ProWein, che si terrà dal 23 al 25 marzo 2014, è la fiera più importante d’Europa per l’enologia e più in generale attira gli stakeholder internazionali dei settori enogastronomia, gastronomia, settore alberghiero, commercio e trasformazione. Questa importante vetrina vedrà anche quest’anno l’Abruzzo in ruolo di primo piano, grazie alle attività dei consorzi del vino abruzzesi. Nell’ambito del ProWein verrà assegnato il premio che la prestigiosa rivista VINUM, punto di riferimento per il mondo del vino tedesco, austriaco e svizzero, darà al Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo e agli altri consorzi di tutela della regione: i vini d’Abruzzo, in quanto ambasciatori della qualità italiana in Germania, riceveranno la “Menzione VINUM” per la migliore azione di comunicazione integrata. Un premio che dà riconoscimento alle attività portate avanti dai principali consorzi del vino abruzzese di qualità, che si sono affidati alla Pomilio Blumm per il rilancio delle loro produzioni a livello internazionale.